di Elisa Fiorini
Alla Spal non basta la doppietta di Karlsson in due minuti per riuscire a portare a casa almeno un punto dalla trasferta abruzzese di Pineto. L’autogol all’81′ di Nador permette ai padroni di casa di festeggiare la vittoria per 3 a 2, condannando gli estensi a una nuova domenica di rimpianti e bocconi amari.
“Quello che è successo è inaccettabile e la responsabilità è mia” sono le prime parole di un amareggiato Baldini. “Non riesco a levare a questa squadra la difficoltà che ha nell’inizio di partita: è colpa mia. Al primo cross, calcio d’angolo o punizione prendiamo gol, è una questione assolutamente di testa. Quando giochi con la paura, sbagli. Trovare la medicina per guarire non è semplice: dovrebbe essere il fatto che non abbiamo più niente da perdere, come nel secondo
tempo. Non mi passa per la mente di massacrare Nador per l’autorete, io sono stato difensore e so che può succedere”.
Oramai parlare di moduli o schemi non ha più senso: i problemi della Spal sono altrove. “Non si tratta di modulo o impostazione della partita, ma di freno a mano tirato per la paura. Se parti sempre 2-0 per gli altri, perdi. Se hai paura di prendere gol, lo prendi. Questa settimana non lavorerò sulla fase difensiva, ma solo con gli attaccanti, io che di solito il 75% del tempo lo perdo a lavorare sulla difesa. Questa squadra si sblocca solo quando prende due gol e non so come aiutare il gruppo da questo punto di vista. Ci ho provato a livello motivazionale, come preparazione di partita, con cambi di giocatori, cambi di modulo. La questione è complicata da risolvere e in settimana le proviamo tutte”.
Unica nota positiva della serata è stata la doppietta di Karlsson: “Sta lavorando forte per ritrovare la condizione e si merita questi due gol anche se non sono serviti a niente. È il primo che chiede di lavorare a fine allenamento, si è messo a completa disposizione e per lui questo è il giusto premio”.
Ora la Spal deve guardarsi le spalle: “Oggi era una partita importante e dobbiamo ricaricare le batterie. I ragazzi quando si sbloccano fanno buone prestazioni, ma in questo momento devo trovare una soluzione al fatto che si prende sempre gol” ha concluso l’allenatore biancazzurro.
Parola anche a Ottar Karlsson nel postpartita, autore della doppietta che ha riaperto illusoriamente la partita: “Siamo delusi di non aver portato niente a casa. È impossibile che solo quando siamo in dieci iniziamo a dare il cuore. Iniziamo le partite e andiamo subito in svantaggio, secondo me si tratta di un fatto mentale. Non riusciamo a capire cosa dobbiamo cambiare, è difficile iniziare e andare subito sotto. La prossima partita col Legnago dovremo decidere noi stessi di volerla vincere: non dobbiamo pensare troppo, ma fare le cose. I tre punti sono fondamentali, dobbiamo prenderceli. Non gioco regolarmente da un po’ quindi per me è molto positivo fare due gol, ma senza punti è difficile essere felice”.
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