Politica
24 Marzo 2025
L'ex consigliera: "Il ritorno del lupo nella pianura padana è un fenomeno naturale, seguito e monitorato dai ricercatori dell'Università di Ferrara e da Ispra"

Ferraresi (Leal): “Allarme lupi senza base concreta”

di Redazione | 2 min

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Anna Ferraresi, ex consigliera comunale e responsabile per Ferrara di Leal critica “l’ennesimo allarme lupi lanciato dal consigliere della Lega Massimiliano Guerzoni“. Un allarme che, stando alle parole di Ferraresi, non troverebbe “alcun riscontro ufficiale, se non nelle sue dichiarazioni e nei titoli ad effetto dei giornali”. Il consigliere del Carroccio diffonderebbe “paura e richieste di intervento straordinario senza alcuna base concreta”.

“Il ritorno del lupo nella pianura padana – dice – è un fenomeno naturale, seguito e monitorato dai ricercatori dell’Università di Ferrara e da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Le impronte e i video analizzati confermano la presenza di alcuni esemplari, che si spostano nei territori agricoli in cerca di cibo. Il lupo è un predatore apicale con un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio naturale. Controlla le popolazioni di ungulati e di altre specie come le nutrie, contribuendo alla biodiversità del territorio”.

“Il monitoraggio dei lupi in Emilia-Romagna – prosegue – è regolato dal progetto Life WolfAlps EU e dalle attività dell’Ispra, che censiscono la popolazione e forniscono linee guida per la convivenza. Non risulta alcuna emergenza in atto. Secondo i dati più recenti, i lupi presenti nel territorio ferrarese sono ancora in numero esiguo e vengono costantemente monitorati”.

Passando poi ai rischi per la popolazione il lupo non rappresenterebbe “un pericolo per l’uomo”. “In Italia – aggiunge Ferraresi -, non esistono attacchi documentati ai danni di persone. Gli studi scientifici dimostrano che il lupo evita il contatto umano e si nutre prevalentemente di fauna selvatica e, dove presenti, di animali domestici non custoditi”.

Per gli allevatori invece “la Regione Emilia-Romagna ha attivato da tempo fondi per gli indennizzi in caso di predazioni accertate, oltre a misure di prevenzione”. Sul sito della Regione si possono trovare informazioni e “spiegazioni per favorire la convivenza con questa specie protetta”.

Secondo Ferraresi “creare allarmismo senza fondamento significa solo generare paure ingiustificate e distogliere l’attenzione da problemi reali”. “Alimentare il panico – conclude – senza basi scientifiche e senza nemmeno formalizzare atti ufficiali in Comune è un comportamento inaccettabile per un rappresentante istituzionale. La politica dovrebbe occuparsi di questioni reali, non di fomentare timori basati su pregiudizi medievali.

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