Spal
23 Marzo 2025
Il tecnico presenta la gara col Pineto: "Follano presenza costante al fianco dei ragazzi. Non mi sento abbandonato, qui esiste qualcosa di concreto"

Spal, Baldini: “Per dire la nostra servono quattro vittorie”

di Redazione | 3 min

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Ferrara saluta il capitano Mirco Antenucci accolto nella residenza municipale dal sindaco Alan Fabbri e dall'assessore allo Sporto Francesco Carità. All'attaccante mancano ancora due partite nelle quali, insieme ai compagni, farà di tutto per salvare la Spal ma la città estense lo attenderà, in ogni caso, anche nel 2026  quando parteciperà come tedoforo di Ferrara per il percorso della Fiamma olimpica

La Spal e gli spareggi. Questione di non feeling

Agli amanti dei numeri e delle statistiche non sarà passato inosservato che, dalla stagione 1990/1991, anno in cui lo spareggio di Verona contro la Solbiatese regalò la C1 ai biancazzurri, la Spal non ha mai più conquistato una promozione o una salvezza attraverso i playoff o i playout

di Elisa Fiorini

Dopo la brutta sconfitta con la Ternana, la Spal è chiamata a risollevarsi, questa volta in trasferta, nell’apnea che la attende da qui alla fine della regular season.

Tra infortuni e squalifiche, con i fiumi di chiacchiere extra-campo che hanno coinvolto i biancazzurri nelle ultime settimane, la squadra di Baldini deve trovare il modo di mettere la testa fuori dall’acqua e giocarsela fino in fondo: la sfida di domani contro il Pineto sarà fondamentale per tracciare la via.

“Se andiamo a vedere la classifica, dalla prima alla decima ci sono le nostre partite – confessa Baldini nel prepartita – escluse Legnago e Pontedera. Non si tratta di un alibi, ma un punto positivo. Abbiamo subito tanto, ma non ci ha messo sotto nessuno delle prime della classe. Di queste sei partite, per provare veramente a dire la nostra, dobbiamo vincerne quattro: questo è il punto dal quale partire. Abbiamo lavorato su questo in settimana”.

La disposizione in campo difficilmente cambierà: “Ormai cambiare non ha più senso, bisogna anche vedere il modulo degli avversari ma la quadra è questa”.

È stata una settimana di tante chiacchiere extra-campo intorno alla Spal. Baldini ha vissuto tutto questo “fuori da tutte queste dinamiche volontariamente. Abbiamo così tante cose sulle quali lavorare che per queste cose non ho tempo da perdere. Tralascio la famiglia per questo lavoro, figuriamoci per dinamiche extra-campo“.

Pineto: un avversario che fa del campo la propria forza, dato che hanno fatto trenta punti in casa, “un dato che la dice lunga sul tipo di partita che ci aspetta. È una squadra molto aggressiva, la partita sarà simile a quella con la Pianese. Rispetto alla tattica, fanno dell’agonismo la loro forza e in casa la esprimono al meglio“.

Sull’assenza di Paghera: “Ha un fastidio al flessore, ma è meno grave di quanto inizialmente si pensava: la settimana prossima tornerà con la squadra. Lui è un volenteroso, tocca frenarlo, lui sotto il punto di vista caratteriale ci dà tantissimo, come giocatore ne ho altri bravi come lui. Chi giocherà al suo posto farà una buona gara“.

Nell’ultima partita non c’è stato spazio per Karlsson, che sembra non aver mai recuperato del tutto dal punto di vista fisico e mentale l’infortunio che lo ha interessato: “In questo momento Karlsson si impegna molto, non salta mai, si ferma anche a fine allenamento. Sta cercando di recuperare la condizione, ma al momento vedo altri che sono più avanti a lui. Io valuto in settimana, fermo restando che il suo lavoro è da apprezzare”.

Situazione infortuni: “El Kaddouri è rientrato con la squadra ma non verrà col Pineto, Arena la settimana prossima potrebbe essere riaggregato, mentre Bidaoui è ancora fuori. Bruscagin e Galeotti sono ancora squalificati”.

In attacco si potrebbe vedere Parigini a supporto di Molina: “I dubbi li ho lì davanti. Si giocano due posti in quattro, con Karlsson e Rao, che è in crescita. Sceglierò stanotte. Qualche altro dubbio sul resto della squadra, in realtà, ce l’ho. Potrebbero esserci Awua o Haoudi a centrocampo, oppure D’Orazio”.

Follano è rimasto a Ferrara per quasi due settimane: “Ha parlato alla squadra e ha presenziato a diversi allenamenti, è una presenza costante, lo vediamo tutti i giorni. Gli altri discorsi non mi riguardano, non ho la sensazione di essere abbandonato, qui esiste qualcosa di concreto” ha concluso Baldini.

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