Mesola
22 Marzo 2025
Sindacati, amministrazione e dipendenti uniti nel chiedere certezze sul futuro della storica fabbrica

Crisi alla Cartiera di Mesola: futuro incerto per 31 lavoratori

di Redazione | 4 min

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di Giulia Massarenti

Mesola. Si è tenuta presso il Palazzo della Cultura di Mesola una riunione per capire e discutere della situazione della cartiera di Mesola, attualmente ferma sino a data da destinarsi. I dipendenti della fabbrica appartenente al gruppo Pro-Gest, aperta nel 1988, sono in cassa integrazione dallo scorso novembre e ad oggi non si hanno certezze sull’eventuale riapertura dello stabilimento.

Questa importante realtà territoriale negli scorsi anni ha registrato una produzione di circa 300 tonnellate di bobine di carta al giorno. Ora 31 sono i dipendenti che rischiano il posto di lavoro.

In apertura, la sindaca Lisa Duò ha voluto ricordare che “la cartiera di Mesola è un’importate risorsa per il nostro territorio, come Amministrazione siamo a disposizione per fornire aiuti affinché questa realtà non chiuda”.

Stefano Preto, rappresentante del gruppo Pro-Gest: “Ci tengo a sottolineare che l’azienda non è chiusa ma ferma, per un problema di mercato che vede un basso consumo del prodotto. La cartiera deve essere alimentata h24 e il mercato deve permetterci di poter alimentare correttamente i macchinari produttivi. La società sta lavorando per riaccendere lo stabilimento. Non è solo questo stabilimento a soffrire della crisi ma ne risente tutto il mercato italiano”.

È poi intervenuto Andrea Avanzo, responsabile dello stabilimento Cartitalia di Mesola: “La situazione ad oggi ci vede fermi nella produzione e nel momento della riapertura ci sarà bisogno di aiuto, perché in questo periodo abbiamo perso alcuni dipendenti e avremo bisogno di altre maestranze in fase di ripartenza. La cartiera è un’azienda energivora e purtroppo con i costi attuali dell’energia è impossibile riavviare il tutto. Pro-Gest non ha nessuna intenzione di chiudere alcun stabilimento: nella riunione tenutasi a Roma il 10 marzo presso il Ministero, Francesco Zago, presidente del gruppo Pro-Gest, ha ribadito questo concetto”.

Alla domanda del pubblico: come mai è attualmente fermo solamente lo stabilimento di Mesola? Stefano Preto ha risposto: “Perché è stata questa la scelta presa dall’azienda. Le cartiere in totale sono cinque e una, purtroppo, doveva essere fermata. Ogni cartiera ha la sua produzione e ad oggi la carta prodotta qui non ha mercato”.

Fabio Artosi, rappresentante sindacale di Cgil, ha riportato quanto detto nell’incontro al Ministero del 10 marzo 2025: “Vi ho partecipato da remoto: sino a quel momento i sindacati hanno avuto difficoltà nel confrontarsi con l’azienda. Il gruppo Pro-Gest sta subendo una forte crisi: sulla cartiera di Mesola grava un Bond di 70 milioni. Francesco Zago ha parlato di ‘operazioni di dimagrimento’, attualmente la cartiera di Mantova rimane sul mercato e si stanno occupando della vendita di diversi immobili inutilizzati. Siamo inseriti in un’operazione di risanamento del debito e ci sono difficoltà nel ripartire con le attività produttive a Mesola. Siamo stati già convocati dal funzionario della regione Emilia-Romagna per capire se questo percorso di cassa integrazione ordinaria, quasi giunto al termine, sarà integrato da operazioni straordinarie data la complessità della situazione. C’è grande preoccupazione anche al Ministero: è stato convocato un incontro per giovedì 5 giugno”.

Fabio Marchesini, ex sindaco di Mesola, ha voluto sottolineare che “la situazione è seria ed è necessario rimanere sul pezzo. Questa cartiera è fondamentale per il territorio e non possiamo permetterci di perdere questa realtà: il fatto che sia l’unico stabilimento fermo non ci tranquillizza e auspichiamo che l’azienda si responsabilizzi e rispetti la parola data”.

Paolo Calvano, consigliere regionale del Pd dell’Emilia-Romagna, ha ricordato che “c’è molta attenzione da parte dell’Emilia-Romagna nei confronti della cartiera di Mesola e continuerà ad esserci. Ci saranno incontri per analizzare assieme ai dirigenti Pro-Gest la situazione e attendiamo questo momento di confronto perché vogliamo essere attenti su questa situazione di crisi. Il supporto che la Regione può dare è importante e tratteremo questo caso specifico con molta attenzione: nessun territorio deve essere classificato come di serie b”.

Ha preso parte all’incontro anche Fausto Gianella, consigliere regionale di Fratelli d’Italia che ha voluto aggiungere: “Noi ci siamo e faremo di tutto perché riparta la macchina produttiva in un territorio che sta già pagando molto. Diamo la nostra disponibilità e siamo pronti a lavorare senza fare passi indietro sulla cartiera di Mesola. Gli operai devono essere tutelati”.

Luca Barboni, Rsu della cartiera di Mesola ha poi concluso l’incontro: “Vado per i 37 anni di lavoro in questa azienda e non ci è mai successo di ritrovarci in una situazione simile. Noi crediamo nell’azienda, ma ci sono delle problematiche e siamo rammaricati nel non riuscire a comunicare in modo diretto con i responsabili, come è sempre stato in passato. Speriamo in una ripartenza al più presto”.

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