In merito allo scalpore suscitato dalle frasi di Giorgia Meloni riguardo al cosiddetto “Manifesto di Ventotene” ,dissento in toto dalle motivazioni addotte e illustrate dall’attuale premier.
Vorrei però ricordare, a coloro che – da sinistra – si stracciano le vesti, che quel manifesto è legittimamente criticabile da posizioni opposte a quelle della presidente del consiglio.
Il 25 marzo 2022, presso la libreria “Il Libraccio” di Ferrara, fu presentato il libro di Alessandro Somma “Contro Ventotene – Cavallo di Troia nell’Europa neo-liberale” edito da Rogas Edizioni.
Il prof. Somma (già docente di UNIFE e ora professore di diritto pubblico comparato presso l’ateneo romano “La Sapienza”), dialogando con Sergio Golinelli, espose il suo pensiero che si può riassumere nel modo seguente : una retorica falsa e seducente, alimentata da una sinistra orfana delle sue antiche certezze, ha fatto del Manifesto di Ventotene il mito fondativo dell’Europa mentre i suoi sviluppi hanno elevato la libera circolazione delle merci e dei capitali a fondamento dell’unificazione. Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi hanno poi promosso l’alleanza tra tecnocrazia europea e centri di potere economico avallando il percorso verso la moneta unica e rendendo così il “manifesto di Ventotene” (verso cui il PCI di Togliatti e Longo fu assai critico) una comoda foglia di fico – assai utile ad una sinistra che ha scordato le sue radici – in un’Europa che purtroppo privilegia i mercati anzichè i popoli.
Io mi riconosco nella tesi d Alessandro Somma, notoriamente vicino alle posizioni della sinistra-sinistra, e rivendico il diritto di criticare – per ragioni antitetiche a quelle della Meloni – il cosiddetto “manifesto di Ventotene” senza dover essere accusata di chissà quale nefandezza antidemocratica.
E vorrei che, soprattutto a sinistra, qualcuno leggesse il libro di Alessandro Somma. E meditasse…
Anna Fiorini