Il carcere di Ferrara si conferma una delle strutture più problematiche dell’Emilia-Romagna, con un tasso di sovraffollamento che ha raggiunto il 162% nel 2024, uno dei più alti della regione. Secondo il rapporto dell’Associazione Antigone, al 9 dicembre 2024, all’interno della Casa circondariale di Ferrara erano presenti 396 persone ristrette, a fronte di una capienza regolamentare di 244 unità.
Questo dato si inserisce in un contesto regionale già fortemente critico, con istituti come Bologna (171%), Modena (153%) e Rimini (129%) che soffrono del medesimo problema di sovraffollamento.
Sebbene il carcere di Ferrara si presenti in condizioni strutturali relativamente discrete rispetto ad altre strutture fatiscenti della regione, vi sono problematiche legate alla gestione degli spazi interni. In alcune sezioni, ad esempio, più di 50 detenuti devono condividere soltanto due docce comuni, e non tutte le celle sono provviste di acqua calda. Inoltre, si segnalano infiltrazioni nelle mura dell’edificio.
Se confrontiamo questa situazione con altri istituti dell’Emilia-Romagna, emerge un quadro allarmante. A Modena, ad esempio, il vecchio padiglione del carcere versa in condizioni di grave degrado, con infestazioni di cimici, sporcizia diffusa e pareti scrostate. A Parma, la mancanza di riscaldamento e acqua calda impatta soprattutto i detenuti anziani o con patologie gravi. A Bologna le docce sono in condizioni disastrose, con muffa diffusa e muri scrostati.
L’offerta trattamentale a Ferrara è varia, con corsi di alfabetizzazione, scuola media e scuola superiore (indirizzo alberghiero) e la recente istituzione del Polo Universitario Penitenziario. Tuttavia, la differenziazione dei circuiti detentivi limita l’accesso alle attività comuni per alcuni detenuti, rendendo più difficoltoso il loro percorso rieducativo. Inoltre, si segnala una grave carenza di opportunità lavorative offerte da committenti esterni, un problema diffuso anche in altri istituti della regione.
A titolo di confronto, il carcere di Forlì, nonostante i limiti strutturali, si distingue per una forte vocazione trattamentale e una buona offerta di attività grazie al coinvolgimento del volontariato. A Rimini, la collaborazione con l’amministrazione comunale ha permesso di ampliare l’offerta di corsi formativi e iniziative ricreative.
Il carcere di Ferrara è stato teatro di un suicidio nel 2024, un dato che, seppur numericamente inferiore rispetto ad altri istituti (3 suicidi a Parma, 2 a Bologna, 1 a Modena, 1 a Reggio Emilia e 1 a Piacenza), si inserisce inuna più ampia crisi del sistema penitenziario. Complessivamente, in Emilia-Romagna nel 2024 si sono tolte la vita 9 persone detenute, e solo nei primi mesi del 2025 si sono già registrati 8 decessi.
In conclusione, la situazione del carcere di Ferrara rispecchia le criticità più ampie del sistema penitenziario emiliano-romagnolo: sovraffollamento, condizioni strutturali precarie, carenza di opportunità trattamentali e alto rischio suicidario. Rispetto ad altri istituti della regione, Ferrara si colloca tra le strutture con le maggiori problematiche di sovraffollamento e accesso alle risorse educative e lavorative. Un intervento strutturale e organizzativo si rende necessario per garantire condizioni di detenzione più dignitose e per promuovere un reale percorso di reinserimento sociale.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com