Sarà giudicato con rito abbreviato il 42enne – conosciuto negli ambienti della Ferrara bene – che aveva occupato la casa di un 46enne, affetto da un disturbo della sfera affettiva, approfittando delle sue fragilità per renderlo proprio schiavo e riempirlo di botte.
La decisione è arrivata durante l’udienza preliminare di ieri mattina (mercoledì 19 marzo) davanti al gup Silvia Marini, quando è stata anche accolta la costituzione di parte civile della presunta vittima, assistita dall’avvocato Simone Bianchi.
L’accusa nei confronti dell’uomo finito a processo è duplice: atti persecutori aggravati e lesioni gravissime.
La vicenda s’inserisce all’interno di un contesto molto delicato e avvenne all’interno di un’abitazione del centro storico che il 46enne padrone di casa condivideva con tre coinquilini, tra cui appunto il 42enne che, spacciandosi per suo amico e protettore, lo aveva soggiogato alle proprie volontà.
Più di una volta lo aveva obbligato a uscire per comprare da bere per tutti e, in una circostanza, lo aveva anche fatto finire in manette, dopo averlo costretto a rubare.
Lo scorso aprile era poi arrivata la goccia che fece traboccare il vaso. Intenzionato a mandare via dalla sua abitazione i tre ‘scomodi’ occupanti, il 46enne sarebbe stato assalito e picchiato violentemente dal 42enne, tanto da costringere i sanitari del Sant’Anna a rimuovergli la milza a causa della gravità delle ferite riportate internamente dal malcapitato.
Non sarebbe stato comunque il primo episodio violento tra i due. Già a novembre di due anni fa, sempre nel tentativo di far allontanare i coinquilini ‘abusivi’ dalla sua abitazione, il 46enne sarebbe stato ripagato con un pugno al volto sferrato proprio dal 42enne, che gli provocò lesioni alla faccia e, più nello specifico, agli occhi.
Dopo la violenta aggressione dello scorso aprile, i tre inquilini erano stati allontanati dalla casa e la vittima aveva sporto denuncia nei confronti del 46enne, che ricevette il divieto di avvicinarsi alla persona offesa come disposto dal gip del tribunale di Ferrara.
Il processo tornerà in aula il 4 giugno.
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