Portomaggiore. La campagna contro le truffe promossa dall’Arma dei Carabinieri continua a restituire buoni frutti. I risultati sono evidenti, tanto che in molti casi i militari riescono a sventare le truffe ancor prima di intervenire sul posto. E’ quello che è accaduto – da ultimo – nel Portuense appena lunedì scorso, quando due anziani, forti dei consigli dei Carabinieri, hanno capito in tempo utile le cattive intenzioni dei loro interlocutori telefonici, chiudendo la conversazione.
In un caso, la vittima prescelta – un’anziana signora – ha ricevuto la telefonata di un uomo che, presentandosi come “Maresciallo dei Carabinieri”, cercava da subito di allarmarla riferendole falsamente di un incidente automobilistico che avrebbe visto coinvolto il marito. Ma la donna, subito insospettitasi, passava il telefono a sua figlia, per cui il sedicente Maresciallo, dopo avere intuito di essere stato velocemente smascherato, desisteva immediatamente. Poi la chiamata al 112, da cui i “veri” Carabinieri confermavano che nessun militare aveva contattato la donna che, quindi, era stata vittima di un vile tentativo di truffa.
Nell’altro caso, la vittima – questa volta un uomo – ha ricevuto una telefonata da un altro sedicente “Maresciallo” che, paventando rischi di furti e truffe, riferiva che un suo collaboratore sarebbe passato presso casa della vittima per prendere in custodia contanti e gioielli. Anche in questo caso, le campagne di sensibilizzazione dell’Arma hanno dato i propri frutti, ingenerando nell’anziano uomo quel sano dubbio che gli ha consentito di riagganciare la cornetta e sventare la truffa.
In entrambi i casi, comunque, la Centrale Operativa della Compagnia dell’Arma Portuense ha inviato sul posto una pattuglia per avviare le indagini e rassicurare le vittime.
Gli ultimi episodi ci ricordano, in particolare, che spesso i truffatori si presentano come “Maresciallo dei Carabinieri”, per sfruttare – evidentemente – il secolare e consolidato rapporto di fiducia tra l’Arma e la popolazione.
Sovente fanno leva sugli affetti familiari delle vittime, spesso utilizzando odiosi pretesti, come l’annuncio dell’arresto o del coinvolgimento in un grave incidente di un familiare, magari un nipotino, notizia di fronte alla quale ciascuno di noi – se privo degli strumenti informativi necessari – perderebbe ogni barlume di ragione, cedendo a qualunque, anche assurda, richiesta, pur di rivedere sani e salvi i propri cari.
E nelle vittime, talvolta, si genera anche un senso di imbarazzo, impotenza ed incredulità dopo l’accaduto, per cui si auto colpevolizzano e tendono a non riferire i fatti, tanto ai familiari quanto alle forze dell’ordine.
Con la campagna anti truffe l’obiettivo dell’Arma è quello di fornire alla popolazione i giusti strumenti conoscitivi per alzare il livello di attenzione di fronte a quelle richieste che il truffatore avanza – quasi sempre prima telefonicamente e poi presentandosi a casa – per ottenere dalle vittime contanti e gioielli.
Una incessante opera di sensibilizzazione sul territorio tramite periodici incontri con la cittadinanza, sia nei centri civici, in collaborazione con le Amministrazioni locali, che in circoli e luoghi di aggregazione, e soprattutto nelle chiese dove, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara e l’Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio, ogni domenica i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri della provincia e, al termine della funzione religiosa, forniscono agli anziani consigli per non cadere nei tranelli dei truffatori anche consegnando loro opuscoli informativi.
Nell’anno 2024, nel territorio della sola Compagnia di Portomaggiore – che comprende i comuni di Portomaggiore, Argenta, Voghiera, Masi Torello, Ostellato e Fiscaglia – i Carabinieri hanno incontrato, complessivamente, oltre 3.500 persone appartenenti alle c.d. fasce deboli, cittadini che a loro volta divulgano ad amici e parenti, moltiplicando l’effetto diffusivo.
Di tali incontri si è potuta apprezzare l’utilità concreta poiché, sempre più spesso, sono le stesse vittime a sventare le truffe, rammentando i consigli dei Carabinieri.
Questi i semplici consigli dei Carabinieri:
- non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa, diffidando soprattutto di coloro che si presentano quando siete da soli in casa;
- non consegnate mai denaro o gioielli a sconosciuti che si presentino come avvocati, appartenenti a forze dell’ordine, enti pubblici, società di gestione dei servizi di erogazione di gas, acqua, etc., anche se esibiscono una tessera di riconoscimento;
- chiamate sempre il 112 da telefono cellulare o dopo essersi assicurati di avere la linea libera sul telefono fisso ogni qual volta queste persone si dovessero presentare e in ogni altro caso di dubbio o sospetto.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com