Antonella Buonafede (con “Solitudine”), Riccardo Modestino (con “L’inventore dei sorrisi”) e Maurizio Olivari (con “Cella 28”) sono i vincitori, tra le poesie e la narrativa, della 2a edizione dell’iniziativa “Il Giardino dei Versi” organizzata da Mattia Viviani con la collaborazione di Vincenzo Russo.
I nomi sono stati svelati nella serata, condotta da Maurizio Olivari, tenutasi nel locale “Al Giardino da Mattia” (in Ferrara) cui hanno partecipato numerosi autori con familiari e amici. Come un novello Virgilio il professor Modestino li ha accompagnati in questo viaggio nella poesia e nella narrativa. Sono stati elencati tutti i titoli e i relativi autori che hanno declamato i propri componimenti in versi e sintetizzato l’oggetto di quelli in prosa.
L’editore di Portomaggiore Marco Pasini (da sempre attento al territorio, alle sue peculiarità, ai nuovi talenti) e il notaio Alessandro Mistri, rappresentante de il Gruppo dei 10, hanno attribuito dei riconoscimenti speciali alle opere in lingua estera (“Una vita da Bar” di Yudisleydis Gonzales Martinez, “Ogni dì una lotta” di Ivan Plivelic, “Riflessione” di Etleva Toro) e in dialetto (“Pienzeme” di Vincenzo Maestoso, “Le mie serenate” di Francesco Russo, “E a ca con la banadizion” di Giovanni Battista). Il notaio Mistri ha poi rivelato dettagli sulla sua conoscenza con il cantautore Bruno Lauzi che scrisse una poesia, poi musicata, sul Parkinson, la malattia di cui era afflitto e alla quale sono vicini sia “Il Gruppo dei 10” che l’iniziativa “Il Giardino dei Versi” avendo sostenuto (attraverso il mercatino solidale del libro usato, i cd “Nostaljazz”) il Gruppo Estense Parkinson, presieduto da Giovanna Barbieri, che da oltre 20 anni si prodiga in attività e giornate a tema rivolte ai soci e ai familiari.
Ha supportato la loro causa anche Vincenzo Russo che ha donato una quota del ricavato di “Ritorni”, il suo nuovo libro in cui ripercorre la sua vita concentrandosi sulle passioni per la scrittura, per il calcio Napoli, per la musica. Quest’ultima è stata protagonista della serata con le esibizioni di Esmeralda che ha intonato “Libera, libera, libera”, brano autobiografico con cui invita ad essere quello che scegliamo di essere e di Marinella Soccio che ha interpretato canzoni italiane (Mia Martini, Lucio Dalla, Mango, Roberto Murolo, Sal da Vinci) e classiche partenopee. Il tutto in un’atmosfera bellissima.
“Ha rappresentato – dice Ivana Incerti – un grande dono nell’insieme di sorprese e avvenimenti. Mi ha dato emozione e grande gioia”. “Scrivere è un dono prezioso che – rilancia Raffaele Ghelfi – non va disperso, ma fatto conoscere. Quest’evento è la dimostrazione reale che i sentimenti, le emozioni i ricordi di ognuno di noi possono prendere vita su un foglio di carta”. “E’ stata una bellissima esperienza – sottolinea Cristina Urrata – Ho conosciuto persone nuove. Dalla vita si possono imparare ancora tante cose”. “Serata di grande gioia condivisa nella parola poetica e nella narrazione – chiosa Riccardo Modestino – espressione di chi ama la vita e sa che il vero viaggio di scoperta sia quello di guardare con nuovi occhi”. Parole che gratificano gli organizzatori che sono riusciti a innescare la fantasia, la voglia di scrivere, di raccontare di molti e non è assolutamente facile in un presente frenetico, con tanti impegni.