Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
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La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
La Comune di Ferrara sostiene Cittadini del mondo e parteciperà all’assemblea del 7 maggio alle 18 ricordando che già dal 1993 "la città è diventata più internazionale e colorata"
I dati a fine 2024 appena pubblicati dalla Banca d’Italia e ripresi dall’Ufficio Studi Fisac Cgil fotografano una situazione preoccupante per il sistema del credito nella provincia di Ferrara
di Tommaso Piacentini
Dieci sono gli anni ormai trascorsi da quel 22 novembre 2015, data in cui azionisti e risparmiatori della Carife hanno visto azzerarsi i propri conti. Una situazione che è stata paragonata a quella di “una donna che ha subito uno stupro” dall’avvocato Massimo Cerniglia, che ieri (17 marzo), insieme al collega Alessandro Caponi, all’analista finanziario Alfonso Scarano, a Giovanna Mazzoni e Milena Zaggia del movimento risparmiatori traditi, al giornalista Riccardo Forni e all’ex risparmiatore Ivaldo Bruciaferri hanno lanciato un avvertimento agli ex risparmiatori dalla sala Zanotti della residenza comunale.
A partire dal 22 novembre di quest’anno, infatti, cadranno in prescrizione i diritti al risarcimento previsti per i 32mila tra ex azionisti ed ex obbligazionisti azzerati. Per impedire e quindi interrompere la prescrizione, sarà necessario inviare una lettera o una pec alla banca Bper, subentrata a Carife e alla quale è stata riconosciuta “la legittimazione passiva quale acquirente della Nuova Carife dalla sentenza della Cassazione n.33416/2023, chiamandola quindi a risarcire i danni subiti dai risparmiatori”, come ha dichiarato Cerniglia.
A questo proposito e per venire incontro alle esigenze degli azzerati, dal 25 marzo sarà aperto un nuovo punto informazione e assistenza in via Boiardo 16, che rimarrà aperto tutti i martedì e giovedì dalle 10 alle 17. Il punto, gestito da chi ha vissuto sulla propria pelle la questione Carife, metterà a disposizione una pec per inviare la lettera di interruzione della prescrizione, così da ridurre i costi ed esercitare, come ha dichiarato Cerniglia, una “rivendicazione di diritto che dica alla banca che si rivogliono indietro i risparmi dal momento in cui non sono state rispettate le regole di comportamento e di tutela”. Secondo l’avvocato è necessario fare quest’ultima distinzione, in quanto, nel caso in cui in futuro si deciderà di fare causa nei confronti di Bper, non tutti i risparmiatori potranno ricorrere al giudice. “Sarà necessario valutare caso per caso le situazioni in cui non sono rispettate queste regole”, ha evidenziato l’avvocato Caponi, che ha parlato di un 40-50% del totale degli ex azionisti Carife che si trovano in questa situazione.
“Questa lettera è senza spese e tutela per altri 10 anni” ha dichiarato Alfonso Scarano, che, insieme agli altri relatori, ha sollecitato i risparmiatori a non trascurare questa possibilità, puntando anche su un’ulteriore garanzia: la Banca d’Italia, al momento della cessione dell’ente ponte Nuova Carife, aveva previsto per Bper un fondo di garanzia di 150 milioni di euro senza franchigia per tenerla indenne da perdite derivanti da possibili contenziosi con gli ex azionisti e con gli obbligazionisti subordinati.
“Come si vede, tra mille difficoltà e ostacoli, le possibilità di tutela sono ben presenti e valide – ha dichiarato Milena Zaggia -. La nostra battaglia per i legittimi diritti dei cittadini-risparmiatori non speculatori non si ferma e non si fermerà mai. Non ci spaventano gli anni che passano, le sofferenze patite, le ingiustizie subite. Sappiamo che chi lotta può perdere, ma chi si arrende ha già perso in partenza. E noi non ci arrenderemo mai”.
L’obiettivo futuro, sempre secondo Zaggia, sarà quello della creazione di una commissione paritetica con Bper. La paura dei risparmiatori è infatti quella di una possibile ritorsione della banca verso chi manderà la pec per ottenere l’interruzione della prescrizione nonostante abbia un conto o un muto aperto nella banca stessa. A fare chiarezza su questo punto è l’avvocato Cerniglia: “C’è giurisprudenza che dice che il conto revocato senza motivazioni è illegale, per cui si può ottenere giustizia. Se una banca senza motivazione revoca degli affidamenti, posso andare dal giudice a dire che l’ha fatto senza motivazione e quindi con violazione delle regole di buona fede e correttezza”.
A tal fine, l’avvocato Caponi ha invitato i risparmiatori a effettuare reclami: “È questo il motivo per cui stiamo dicendo ai ferraresi di far sentire tutti insieme la propria voce. Nel Fondo nazionale di risoluzione c’è un resoconto annuale che indica che la Bper, in merito alle azioni Carife, è stata costretta a segnalare al fondo stesso poco più di cinquecento reclami”.
“Lo sappiamo perfettamente – ha proseguito Caponi – che quando si va in banca a lamentarsi i dipendenti dissuadono dal presentare un reclamo scritto e lo fanno in pochi. Adesso serve creare una forza d’urto nei confronti della banca che deve sapere che i risparmiatori ferraresi non si sono arresi e che stanno gratuitamente mandando una lettera nella quale contestano la violazione delle regole di comportamento”.
La conferenza, quindi, si è conclusa con un appello a istituzioni e politica, affinché si impegnino concretamente a trovare soluzioni giuste ed efficaci per la tutela dei risparmiatori e prevenire “resistenze” bancarie come recentemente apparse sulla stampa nazionale nel caso della vendita allo sportello di diamanti da investimento.
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