Attualità
15 Marzo 2025
L'Università di Ferrara ha preso parte all'edizione 2025 dell'UniStem Day a Milano

Unife celebra la ricerca con un viaggio alla scoperta di Rna, ingegneria genetica, scrittura e terremoti

di Redazione | 3 min

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Dall’Rna, la prima molecola della vita che sta rivoluzionando la medicina moderna, all’ingegneria genetica che ha plasmato la nostra evoluzione nei millenni, passando per le origini della scrittura, fino alla storia dei terremoti, che ci insegna come il passato può aiutarci a prevenire il futuro.

Con un incontro che ha unito ricerca, storia e innovazione, l’Università di Ferrara ha preso parte all’edizione 2025 dell’UniStem Day, l’iniziativa internazionale di divulgazione scientifica promossa dal Centro UniStem dell’Università degli Studi di Milano. La manifestazione, che ha coinvolto 97 atenei e centri di ricerca di 12 Paesi e due continenti e 30mila studenti delle scuole superiori in tutto il mondo,  è stata dedicata a Giulio Regeni e al tema della libertà di ricerca, un diritto fondamentale per ogni studiosa e studioso.

L’evento ferrarese si è tenuto venerdì 14 marzo a Palazzo Giordani, è stato aperto dal coordinatore di Unistem Day per l’Università di Ferrara professor Michele Simonato e ha visto poi intervenire per i saluti istituzionali il Professor Gianni Mazzoni, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione di Unife.

Dopo un collegamento video tra le Università partecipanti e l’intervento in streaming dei genitori di Giulio Regeni, studiose e studiosi di varie discipline hanno raccontato, attraverso la loro esperienza, il significato dell’essere scienziato giorno dopo giorno, i meccanismi di formazione della conoscenza che contribuiscono al progresso tecnologico e scientifico e i valori che guidano ogni impresa di ricerca.

Mirko Pinotti, professore ordinario del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie di Unife, ha illustrato al giovane pubblico cosa sia l’Rna e come questa prima molecola della vita stia rivoluzionando la medicina, esplorando il suo ruolo nelle cellule e le sue applicazioni.

A seguire Guido Barbujani, professore ordinario del Dipartimento di Scienze della vita e Biotecnologie dell’Ateneo estense, ha parlato di “Diecimila anni di ingegneria genetica”, raccontando come la domesticazione delle piante, iniziata nel Neolitico, abbia rappresentato una delle prime forme di ingegneria genetica, con un impatto visibile nel confronto tra Dna delle varietà selvatiche e coltivate.

“Le radici profonde della scrittura”, sono state il tema al centro dell’intervento di Silvia Ferrara, professoressa ordinaria del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, che ha esplorato le origini della scrittura, dalle prime forme in Mesopotamia, Cina ed Egitto, alle scoperte recenti, come quelle delle scritture dell’isola di Pasqua.

Infine, Emanuela Guidoboni esperta di sismologia e vulcanologia storiche dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha intrattenuto studentesse e studenti parlando di “Terremoti e Storia”, illustrando come lo studio storico dei terremoti in Italia, combinando fonti archeologiche e sismologiche, contribuisca a migliorare la previsione e la sicurezza sismica.

La giornata è poi proseguita con una visita pomeridiana ai laboratori di ricerca biomedica dell’Università di Ferrara, gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con ricercatrici e ricercatori e di sperimentare il metodo scientifico in un contesto reale, scoprendo da vicino le pratiche e le innovazioni scientifiche in questo settore.

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