Polstrada sequestra tre tonnellate di vongole illegali
Quasi tre tonnellate di vongole irregolari sono state sequestrate nella tarda serata di sabato dalla Polizia Stradale di Codigoro sulla Romea
Quasi tre tonnellate di vongole irregolari sono state sequestrate nella tarda serata di sabato dalla Polizia Stradale di Codigoro sulla Romea
La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 30 immobili a due persone residenti ad Argenta che si sarebbero rese responsabili dei reati di autoriciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e appropriazione indebita
Avrebbero messo in piedi un giro di droga - in particolare di hashish e cocaina - all'interno del carcere di via Arginone dove, tra il 2020 e il 2022, erano detenuti. Protagonisti della vicenda cinque uomini, tre italiani di 35, 36 e 42 anni, un 32enne albanese e un 42enne moldavo, oggi a processo
È stato identificato e sottoposto alla misura dell'accompagnamento in stato di flagranza, per i reati di tentata rapina in concorso e porto di armi atti a offendere, il 14enne di origini nordafricane che, verso le 19 di sabato (29 novembre) scorso, assieme ad altri due complici, ancora ignoti, ha minacciato e spintonato due studenti coetanei
Un giro di anabolizzanti tocca anche Ferrara con perquisizioni dei carabinieri del Nas e del Nucleo antisofisticazione e sanità in diverse palestre della provincia
Terre del Reno. Sono stati tutti assolti i tre imputati finiti a processo con l’accusa di tentata truffa e falso in concorso sui fondi della ricostruzione post-sisma.
La sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste è stata pronunciata – durante la mattinata di venerdì 14 marzo – dal giudice Giovanni Solinas, dopo che – nella precedente udienza – il pm Stefano Longhi aveva chiesto la condanna a due anni per tutti e tre.
Imputati erano il legale rappresentante della società agricola a cui appartiene il complesso immobiliare ricostruito, il direttore dei lavori e il costruttore, che era accusato anche di aver falsamente dichiarato di non essersi avvalso di lavoro in subappalto.
L’inchiesta partì dopo un accertamento da parte di Invitalia i cui tecnici verificarono, nel luglio 2018, che i lavori dichiarati sulla carta per ottenere, tra 2015 e 2018, il pagamento di oltre 440mila euro dalla struttura commissariale, nella realtà non erano tali, essendone stati eseguiti solo il 30% circa.
La stessa struttura, a febbraio 2019, procedette alla revoca dei pagamenti non ancora incassati.
Durante la discussione, le difese dei tre finiti a processo avevano chiesto l’assoluzione per i rispettivi assistiti, mentre la Regione Emilia-Romagna – costituita parte civile nel processo – aveva chiesto la restituzione di non meno di 200mila euro.
Le motivazioni della decisione del tribunale saranno rese note entro i prossimi novanta giorni.
“Siamo estremamente soddisfatti – dicono gli avvocati difensori del legale rappresentante della società agricola Simone Bianchi e Giuliano Onorati – per il risultato raggiunto. Si tratta di una vicenda molto complessa e delicata perché inserita in un momento storico particolare per la nostra città, ossia la ricostruzione post-sisma. Siamo riusciti a dimostrare che il nostro assistito mai, in alcun modo, ha tentato di trarre in inganno la Regione Emilia-Romagna al fine di percepire contributi allo stesso non spettanti, così come sostenuto nella tesi accusatoria”.
“Un calvario economico e morale per il nostro assistito – aggiungono -, il quale, nelle more del processo ha dovuto in primis restituire le somme erogate vista la sopravvenuta revoca del beneficio, e in secundis per l’effetto di quanto accaduto ha fatto fronte personalmente al pagamenti di impresa edile e direttore dei lavori. Quindi, nell’attesa di leggere le motivazioni a sostegno della sentenza assolutoria, la vicenda si sposterà necessariamente sul piano civilistico in quanto è intenzione del nostro assistito ottenere quel contributo che gli è stato ingiustificatamente revocato”.
A difendere il direttore dei lavori era invece Riccardo Capacci del foro di Modena mentre Elisa Milan, del foro di Padova, ha difeso l’impresa costruttrice.
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