La chiusura degli stabilimenti Versalis di Brindisi e Priolo, ultimi siti specializzati nel cracking e nella produzione di materie prime per la chimica di base, solleva forti preoccupazioni per la continuità produttiva del settore e per la tenuta occupazionale degli impianti ancora attivi, tra cui quello di Ferrara. Per questo, i deputati di Azione Fabrizio Benzoni ed Elena Bonetti hanno presentato un’interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Nell’interrogazione i due parlamentari chiedono quali iniziative il governo intenda adottare per tutelare la filiera nazionale della chimica, garantendo la continuità produttiva e occupazionale negli stabilimenti Versalis; perché Eni abbia deciso di rinunciare alla produzione nazionale di materie prime, senza valutare alternative tecnologiche per rendere sostenibile il mantenimento degli impianti di cracking; se il mancato reinvestimento da parte di Eni sia legato alle attuali difficoltà burocratiche per la riconversione degli impianti e se il governo intenda intervenire per superarle.
Riguardo alla risposta, i deputati di Azione Fabrizio Benzoni ed Elena Bonetti hanno dichiarato: “La risposta del governo alla nostra interrogazione sugli stabilimenti Versalis ci soddisfa solo parzialmente. Se da un lato la firma del protocollo di qualche giorno fa al tavolo ministeriale è un passo in avanti, preoccupa l’assenza di risposte e di visione circa la rinuncia a una produzione nazionale di materie prime nel settore petrolchimico”.
“Riteniamo positiva l’intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali – proseguono Benzoni e Bonetti – specialmente perché prevede un investimento di 2 miliardi di euro da parte della società per la riconversione del processo industriale, l’abbattimento delle emissioni di CO₂ e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali”. “Sulla chiusura degli stabilimenti del gruppo specializzati nel cracking e nella produzione delle materie prime necessarie alle lavorazioni degli altri siti, rimane il timore per la condizione di dipendenza dall’estero che si verrà a determinare. Il governo non ha indicato una strategia per tutelare il settore chimico ed evitare che la perdita della produzione nazionale possa causare conseguenze negative, come accaduto in altri settori strategici del paese”.
Il segretario provinciale di Azione Ferrara, Danny Farinelli, ha aggiunto: “Accogliamo con favore il protocollo siglato da Versalis, ma resta il timore che la chiusura degli impianti di cracking possa indebolire il settore chimico italiano e mettere a rischio il futuro del polo di Ferrara. Azione continuerà a lavorare affinché questi temi restino al centro del dibattito politico. È motivo di soddisfazione che, grazie all’impegno del nostro partito, le questioni che riguardano il nostro territorio vengano portate in Parlamento con determinazione e competenza”.
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