Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
"Quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare e a vincere". A Ferrara nel 2024 si sono spesi nel gioco d'azzardo quasi 235 milioni di euro (234.931.901,71), una cifra che se divisa per abitante, comprendendo i bambini, ammonta a 1806 euro. In entrambi i casi si tratta della cifra più bassa in regione
La Procura di Ferrara ha aperto un’inchiesta per far luce sulle ultime ore di vita del ragazzo 26enne di Arezzo che, nel pomeriggio di mercoledì 12 marzo, è stato trovato morto in una delle stanze dell’albergo Best Western Palace Inn Hotel di via Eridano, dove alloggiava come lavoratore trasfertista per una ditta esterna che stava realizzando un impianto all’interno del Petrolchimico.
La pm di turno Isabella Cavallari ha infatti disposto lo svolgimento dell’autopsia e degli esami tossicologici sul corpo del giovane, necessari a determinare con chiarezza quelle che sono state le cause che hanno portato alla tragedia.
A fare la macabra scoperta – poco dopo le 14 – erano stati alcuni dipendenti della struttura insieme ai colleghi del giovane che, insospettiti dal fatto che in mattinata il giovane non era andato a lavorare, avevano chiesto di poter fare una verifica all’interno della camera dove, davanti a loro, hanno trovato steso – sul letto – il corpo senza vita del ragazzo.
Immediatamente sono stati quindi avvisati i sanitari del 118, giunti sul posto con l’automedica per constatare il decesso del 26enne. Insieme a loro anche gli agenti della Polizia di Stato con una pattuglia che – dopo il primo sopralluogo- non hanno riscontrato particolari evidenze o sospetti.
La stanza era infatti in ordine: non erano presenti segni di effrazione sulla porta e nemmeno di colluttazione sul corpo della vittima, né tantomeno la presenza di sostanze stupefacenti o comunque sospette. In tasca, il ragazzo aveva solamente alcuni scontrini di pagamenti effettuati precedentemente.
L’ipotesi più accreditata quindi è che a causare la morte sia stato un malore improvviso che ha colpito il giovane durante il sonno nella nottata tra martedì 11 e mercoledì 12 marzo. Certezze, in questo senso, arriveranno solamente dopo gli esiti della consulenza medico legale che sarà eseguita nelle prossime ore
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