La Procura di Ferrara ha aperto un’inchiesta per far luce sulle ultime ore di vita del ragazzo 26enne di Arezzo che, nel pomeriggio di mercoledì 12 marzo, è stato trovato morto in una delle stanze dell’albergo Best Western Palace Inn Hotel di via Eridano, dove alloggiava come lavoratore trasfertista per una ditta esterna che stava realizzando un impianto all’interno del Petrolchimico.
La pm di turno Isabella Cavallari ha infatti disposto lo svolgimento dell’autopsia e degli esami tossicologici sul corpo del giovane, necessari a determinare con chiarezza quelle che sono state le cause che hanno portato alla tragedia.
A fare la macabra scoperta – poco dopo le 14 – erano stati alcuni dipendenti della struttura insieme ai colleghi del giovane che, insospettiti dal fatto che in mattinata il giovane non era andato a lavorare, avevano chiesto di poter fare una verifica all’interno della camera dove, davanti a loro, hanno trovato steso – sul letto – il corpo senza vita del ragazzo.
Immediatamente sono stati quindi avvisati i sanitari del 118, giunti sul posto con l’automedica per constatare il decesso del 26enne. Insieme a loro anche gli agenti della Polizia di Stato con una pattuglia che – dopo il primo sopralluogo- non hanno riscontrato particolari evidenze o sospetti.
La stanza era infatti in ordine: non erano presenti segni di effrazione sulla porta e nemmeno di colluttazione sul corpo della vittima, né tantomeno la presenza di sostanze stupefacenti o comunque sospette. In tasca, il ragazzo aveva solamente alcuni scontrini di pagamenti effettuati precedentemente.
L’ipotesi più accreditata quindi è che a causare la morte sia stato un malore improvviso che ha colpito il giovane durante il sonno nella nottata tra martedì 11 e mercoledì 12 marzo. Certezze, in questo senso, arriveranno solamente dopo gli esiti della consulenza medico legale che sarà eseguita nelle prossime ore
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