Cronaca
13 Marzo 2025
Un 26enne italiano è stato ritenuto capace di stare a giudizio. Al momento del fatto però quella capacità sarebbe grandemente scemata

Violentò una ragazzina sul treno. Parte il processo

di Davide Soattin | 2 min

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Si stancano lungo il sentiero, soccorsi due escursionisti ferraresi

È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona

Migliarino. È iniziata ieri (mercoledì 12 marzo) l’istruttoria dibattimentale del processo a carico di un giovane italiano di 26 anni, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazza, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, mentre entrambi si trovavano a bordo di un treno regionale, lungo la linea ferroviaria che collega Ferrara a Codigoro.

I fatti al centro del processo risalgono al 17 dicembre 2020 e sarebbero avvenuti nella vicinanze della stazione ferroviaria di Migliarino.

Secondo l’accusa, la 13enne sarebbe stata aggredita a seguito di una lite, scaturita dopo che il 26enne aveva rubato il telefono cellulare a un’amica che era con lei. L’imputato avrebbe prima provato a baciarla e poi l’avrebbe costretta a subire atti a sfondo sessuale.

Inizialmente l’avrebbe sbattuta contro il finestrino e – successivamente – si sarebbe strusciato contro di lei, mimando un rapporto sessuale.

Lo psichiatra Luciano Finotti, incaricato dal tribunale per svolgere una perizia psichiatrica sul 26enne, ha ritenuto l’imputato capace di stare a giudizio, anche se – al momento del fatto che gli contesta la Procura di Ferrara – quella capacità sarebbe grandemente scemata.

Una volta tornata a casa, la ragazza – che non si è costituita parte civile – avrebbe raccontato tutto alla madre, che denunciò il fatto, facendo partire le indagini della Polfer, fino all’individuazione dell’odierno accusato, che ora è a processo davanti al collegio del tribunale di Ferrara.

Si torna in aula il 21 maggio per la discussione.

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