Era finito a processo con l’accusa di calunnia perché, secondo la Procura, aveva ingiustamente puntato il dito contro un compagno di cella, incolpandolo di far parte – insieme a un altro gruppo di soggetti – di un’organizzazione criminale che stava pianificando un attentato per uccidere un giudice del tribunale di Ferrara.
Alla fine però ieri pomeriggio (martedì 11 marzo) la giudice Rosalba Cornacchia lo ha assolto da ogni accusa perché il fatto non sussiste. Protagonista – suo malgrado – della vicenda è un 51enne foggiano, all’epoca dei fatti detenuto all’interno del carcere di via Arginone.
I fatti risalgono al 2019 quando, in provincia di Ferrara, un ragazzo italiano – oggi 26enne – era stato trovato, dopo un controllo, in possesso di un quantitativo di sostanza stupefacente tale da far scattare nei suoi confronti l’arresto da parte dei carabinieri.
Una volta in manette, il giovane era stato trasferito in carcere, in attesa dell’udienza di convalida del proprio arresto.
Lì, in quel frangente, il ragazzo era stato messo in cella con il 51enne che aveva riferito di essere diventato ‘confessore’ delle presunte intenzioni del 26enne che, a suo dire, gli aveva rivelato la volontà di uccidere il magistrato con un attentato.
Il 51enne così decise di raccontare tutto agli inquirenti e venne anche ascoltato dal pm di turno che, vista la pericolosità di quanto gli viene detto, dispose subito una perquisizione nella casa dei genitori del ragazzo, con l’obiettivo di trovare delle armi che il 51enne diceva fossero lì nascoste.
L’accertamento, effettuato da una ventina tra carabinieri e uomini della guardia di finanza, finì però per avere esito negativo e il 51enne fu mandato a processo con l’accusa di calunnia.
Sentito ieri in aula, il 51enne – rispondendo alle domande del pm Andrea Maggioni, titolare del fascicolo di indagine – ha confermato quella che era la sua iniziale versione dei fatti e, alla fine, non è stato ritenuto responsabile di quanto la Procura inizialmente gli contestava.
Per sapere i perché della decisione bisognerà attendere 90 giorni.
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