Attualità
17 Marzo 2025
Valerio Bondanelli racconta la storia di Napo: "È stato creato per combattere, serve una gestione più rigorosa. Ma sono cani che se conosciuti e ben istruiti possono essere veramente cani fantastici"

Il pitbull uccise un cavallo. Dopo l’adozione e la rieducazione “uno dei migliori cani che abbia mai avuto”

di Pietro Perelli | 3 min

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Nel 2017 Valerio Bondanelli adotta uno dei due pitbull che uccisero un cavallo a Berra, “poi – ci racconta – abbiamo vissuto insieme per 6 anni, è stato un cane fantastico ed equilibrato”. Non solo, Napo, così si chiamava, è stato “uno dei migliori cani che abbia mai avuto”.

Valerio Bondanelli di cani ne ha avuti diversi oltre a essere da anni volontario per la Lega del Cane grazie alla quale ha conosciuto Napo in canile decidendo di adottarlo. “Volevo capire – spiega – perché succedono queste cose. Volevo capire com’era vivere la vista insieme a loro”. Una scelta che lo ha portato ad affrontare un percorso di addestramento di sei mesi al termine del quale il binomio ha ottenuto, dopo un esame con giudici esterni, il certificato Csen di Proprietario cinofilo responsabile.

“Ho deciso – racconta – di adottarlo e dopo un periodo dove si è ambientato abbiamo intrapreso un percorso rieducativo in modo che io con il mio cane potessimo stare all’interno della società garantiti”. Bondanelli infatti non ha preso alla leggera una scelta di cui è stato consapevole fin a subito e sempre pronto a conoscere meglio la tipologia di cane con cui ormai conviveva. Dopo il percorso per l’attestato inizia anche quello per diventare educatore cinofilo approfondendo ancora di più le caratteristiche delle diverse tipologie canine.

Uno dei problemi principali è che “c’è una scarsa conoscenza di quella tipologia di cane” e averne uno è diventato quasi “uno status quo” o una moda con proprietari poco inclini a conoscere le caratteristiche dei Terrier di tipo bull, così si chiama la sottospecie di cui fanno parte anche in pitbull.

“Li definiscono – ci racconta Valerio Bondanelli – cani di cristallo, tanto forti e prestanti ma a livello emotivo molto sensibili”. “Sono a tutti gli effetti ottimi cani di famiglia ma vanno conosciuti” e vanno conosciute le “difficoltà su determinate gestioni”. “Parliamoci chiaro – spiega – sono cani creati per uccidere altri cani, come il Border Collie è stato creato per gestire le pecore. Il pitbull è stato creato per combattere, serve una gestione più rigorosa. Ma sono cani che se conosciuti e ben istruiti possono essere veramente cani fantastici”.

La conoscenza e l’istruzione sono le chiavi, chiavi che valgono per ogni cane e ancor di più per questa tipologia. Non è un caso se Bondanelli, che continua ad essere volontario della Lega del Cane fin dal 2012, ha visto in questi anni crescere il loro numero in canile, “da 2/3 nel 2012 a una quindicina oggi”. Un fenomeno dovuto probabilmente proprio all’acquisto senza cognizione di causa, senza pensare al cane, senza pensare a quello che si può dare all’animale ma solo a quello che può dare a chi acquista. “Persone che non dovrebbero neanche averlo un cane, figurasi questa tipologia”.

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