Lettere al Direttore
8 Marzo 2025
Per l'esponente di FdI è fondamentale fornire, fin dall'infanzia, strumenti che aiutino a superare i pregiudizi radicati nella società

8 Marzo. Peruffo: “Serve una trasformazione culturale”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Teatro, non si vede il palco

Egregio Direttore, scrivo come cittadino per porre alla Sua attenzione il senso di disagio che ho dovuto sopportare a seguito dell’acquisto di 4 biglietti in II galleria settore A per lo spettacolo di Giacobazzi tenutosi mercoledì 12/03 al Teatro Nuovo, in quanto...

La nuova casa dei polli

Egregio Direttore, sono stata a visitare “la casa dei polli” preferisco questo nome perche la ricordo, prima della decadenza completa, piena di galline di ogni specie e tanti bambini attorno a guardare. Ho avuto la fortuna di sentire la spiegazione di Natascia...

Una riflessione sulla crisi Berco

Sono un dipendente Berco che come tutti, si augura che l'attuale situazione finisca prima possibile. Negli ultimi anni abbiamo affrontato molte difficoltà reagendo sempre nel modo che leggete nelle notizie di questi giorni. Abbiamo imparato che l'esito è stato...

Perché Vita Finzi e non Maggi?

Ho letto alcuni giorni fa alcune lettere dove si chiedeva al Sindaco i motivi per i quali ha designato il signor Vita Finzi come Assessore che ha ottenuto solo una trentina di voti e sembra non avere alcuna competenza specifica e non l’ex assessore Maggi. Credo, ma...

8 Marzo: un nuovo paradigma

E' stata una lunga evoluzione, iniziata con le lotte sacrosante per la conquista di diritti imprescindibili, proseguita poi con fasi alterne, in cui si è corso il rischio che talune rivendicazioni si ammantassero di stereotipi che si coniugavano con una troppo...

Celebriamo la Giornata Internazionale della Donna, come succede ogni 8 marzo dal 1977. Credo che sia bene ricordare che le rivendicazioni collettive per una graduale parità di diritto iniziarono molto prima, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, seguendo varie “ondate”.

Per chiedere cosa? Inizialmente i diritti di base, elettorali e di proprietà. Più avanti, nel secolo scorso, sono arrivate le battaglie delle donne sull’autodeterminazione, la liberazione del corpo e l’ottenimento di diritti specifici come l’interruzione di gravidanza e il divorzio.

Negli anni ‘90 sono stati fatti ulteriori passi avanti grazie a movimenti nati per sostenere la capacità delle donne e la loro valorizzazione sociale ed economica.

E Ora? Oggi il c.d. femminismo si basa (o si dovrebbe basare nda) su una cambio di prospettiva, passando da una lotta di parte a un’idea di condivisione, in grado di coinvolgere l’universo maschile nella costruzione di una società più equa, con l’obiettivo di mettere da parte gli stereotipi penalizzanti.

Una prospettiva tutt’altro che semplice, se si considerano alcune importanti ricerche. Secondo il Global Gender Gap Report 2022, per esempio, saranno necessari ancora 132 anni per raggiungere la completa parità di genere. Personalmente non voglio crederci, coltivando la speranza che la situazione possa migliorare grazie a una maggiore consapevolezza da parte delle nuove generazioni.

Certo è che le leggi da sole non sono sufficienti a garantire una parità effettiva; sono necessari, parallelamente, interventi di trasformazione culturale. È fondamentale fornire, fin dall’infanzia, strumenti che aiutino a superare i pregiudizi radicati nella società e, in particolare, di alcune religioni. Occorre liberare le aspirazioni delle bambine e sostenere le donne nelle loro carriere, soprattutto in ambito Stem.

È essenziale creare, a partire dal linguaggio, un nuovo spazio di consapevolezza e azione, sostenuto da uno scambio generazionale, dove le nuove voci apprendono dalle precedenti e viceversa.

Tutti insieme possiamo riuscirci: allora sì che potremo festeggiare a dovere l’8 marzo e il giallo della mimosa sarà ancora più splendente.

Paola Peruffo, direttivo provinciale fi Fratelli d’Italia Ferrara

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com