Copparo. “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Hanno concluso i loro messaggi con l’articolo uno della Costituzione i ragazzi della scuola di Copparo che nella mattinata di venerdì 7 marzo hanno portato solidarietà agli operai Berco in sciopero. In molti si sono commossi, compresi gli rsu che, con gli occhi lucidi, lo hanno raccontato.
“Abbiamo appeso i disegni fuori dai cancelli”, raccontano. “Forza Berco” si legge in un disegno, alcuni hanno il logo, altri il cingolato con alle spalle l’ingresso principale dell’azienda. Arrivano da diverse classi, in uno si legge: “Il lavoro è un diritto per tutte le persone, ciascuno deve seguire la propria aspirazione”.
E ancora: “Di questa grande casa stivale, tetto sui monti, porta sul mare. Ogni lavoro è ugualmente importante. Serve il postino, il fabbro, il cantante. Serve chi assiste nonni e piccini. Servono medici e contadini. Servono braccia menti e passione. Serve l’impegno di tante persone. Siano immigrati, siano italiani. Siano buddisti, laici o cristiani. Eppure c’è chi lavoro non trova. C’è chi lo perde e chi è solo in prova. Chi non resiste perché troppo spremuto e in questi casi ha diritto ad un aiuto”.