Riqualificazione di edifici pubblici, interventi per l’efficienza energetica, nuovi spazi per lo sport e per le attività scolastiche, con una particolare attenzione alle fragilità e alle disabilità attraverso progetti di inclusione sociale. E ancora azioni e politiche per incrementare le presenze turistiche, tenendo conto dell’equilibrio tra la terra e l’acqua, i due elementi identitari del territorio.
Sono gli ambiti sui quali si concentrano i progetti della Stami (Strategia territoriale integrata per le aree montane e interne) dedicata al Basso Ferrarese, con un investimento complessivo di oltre 9,5 milioni di euro.
Il punto della situazione è stato tracciato durante l’incontro svolto a Codigoro tra l’assessore regionale alla Montagna e aree interne, Davide Baruffi, la consigliera regionale delegata Marcella Zappaterra e i sindaci dei nove comuni coinvolti: Codigoro, Goro, Mesola, Copparo, Riva del Po, Tresignana, Fiscaglia, Jolanda di Savoia e Lagosanto.
Gli investimenti previsti dalla Stami sono finanziati per 6,2 milioni di euro da risorse europee del programma Fesr e Fse+ e da 2 milioni del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, oltre che con 1 milione e 289mila euro di cofinanziamenti locali.
Nello specifico, le risorse sono già assegnate per 12 interventi e permettono di attivare 4 cantieri per la riqualificazione di edifici e spazi pubblici, 3 progetti nei servizi sociali; 2 di riqualificazione degli impianti sportivi; 2 di promozione turistica e 1 di efficientamento energetico. A questi si aggiungono i progetti sostenuti dal Fondo di sviluppo e coesione in istruttoria da parte della Regione.
“La Strategia per le aree interne – dichiara Baruffi – punta ad assicurare al territorio del Basso Ferrarese le condizioni per diventare sempre più vivibile, attrattivo e sostenibile, aumentando gli spazi per la socialità e l’innovazione, per i giovani in particolare, e l’attrazione turistica. Massimo impegno anche sul fronte dell’inclusione sociale e per la riduzione delle disuguaglianze, con attenzione alle fragilità e alla disabilità. Il territorio del Basso Ferrarese è anche destinatario di 85,6 milioni del Pnrr e beneficia di una parte importante dei 55 milioni messi in campo dal fondo complementare per l’area del Delta, tra Emilia-Romagna e Veneto. Con i sindaci abbiamo condiviso, in particolare, la necessità di tutelare i servizi, dalla sanità alla scuola, così come quello di valorizzare al massimo le opportunità di sviluppo del turismo lento e sostenibile, che ha un potenziale di crescita notevole”.
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