Detenuta trans abusata. “Il silenzio delle istituzioni è complice”
Una interrogazione alla giunta regionale per chiedere di tutelare la detenuta trans che ha denunciato di essere stata violentata da quattro uomini all'interno del carcere
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Negli ultimi giorni, in diverse zone della città di Ferrara, sono comparsi avvisi che segnalano una campagna di diserbo chimico in corso. L’intervento, condotto da Ferrara Tua, prevederebbe l’uso di un erbicida a base di Flazasulfuron (Chikara o Matsuda 25 WG), una sostanza nota per la sua elevata tossicità, soprattutto nei confronti degli organismi acquatici, e classificata tra i Pfas, i cosiddetti “inquinanti eterni”.
La presidente del gruppo consiliare La Comune di Ferrara, Anna Zonari, ha presentato un’interrogazione rivolta a sindaco e giunta per chiarire diversi aspetti relativi a questa scelta.
L’interrogazione evidenzia come l’utilizzo di prodotti fitosanitari in aree urbane frequentate dalla popolazione sia regolato da normative stringenti. In particolare, il Piano di Azione Nazionale (Pan) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari stabilisce la necessità di “ridurre l’uso di tali prodotti, privilegiando mezzi alternativi come lo sfalcio meccanico, il pirodiserbo o l’impiego di vapore e acqua calda”.
Anche la Delibera della Giunta Regionale del 3 dicembre 2018 raccomanda di “limitare al minimo l’impiego di prodotti chimici e di adottare prioritariamente tecniche non chimiche, lasciando il diserbo chimico come soluzione estrema e limitata”. inoltre il Contratto di Servizio tra il Comune di Ferrara e la società Ferrara Tua prevede espressamente che “il metodo privilegiato debba essere quello meccanico o fisico, con l’obiettivo di un progressivo superamento delle tecniche di diserbo chimico”.
La consigliera Zonari chiede dunque chiarimenti su diversi punti fondamentali: “in che modo è stato implementato dal 2021 il progressivo superamento delle tecniche di diserbo chimico previsto dal Contratto di Servizio e dalle Linee Guida”; “se siano stati valutati sistemi di diserbo alternativi meno impattanti sull’ambiente e, in caso affermativo, per quali motivi si sia comunque optato per l’utilizzo del Flazasulfuron”; “se siano stati analizzati i rischi per la salute non solo per le persone, ma anche per gli animali domestici, in particolare per quelli non accompagnati dai proprietari, come i gatti”; “se siano stati presi in considerazione principi attivi meno dannosi rispetto ai Pfas impiegati”.
L’interrogazione solleva una questione cruciale per la salute pubblica e per la tutela dell’ambiente cittadino. “L’impiego di diserbanti chimici, in un contesto urbano, rischia di avere ripercussioni a lungo termine”, rendendo indispensabile “una riflessione sulle pratiche adottate e sulla necessità di un approccio più sostenibile e sicuro”.
Ora la parola passa al sindaco e alla giunta, chiamati a rispondere su “un tema di primaria importanza per la cittadinanza e per il futuro della gestione del verde pubblico a Ferrara”.
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