Il dibattito politico italiano si infiamma ancora una volta sul tema della pesca e della fiscalità, con il senatore del Partito Democratico Antonio Misiani e il collega di Fratelli d’Italia, il ferrarese Alberto Balboni, ai ferri corti riguardo all’Iva sulle ostriche.
Tutto è iniziato con un post su X di Misiani, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd, che ha ironizzato sulla recente proposta del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “Meno male che in questi tempi cupi è ricomparso il ministro Lollobrigida con il suo (involontario) umorismo. Il popolo ha fame? Abbassiamo l’Iva sulle ostriche”, ha scritto Misiani, sottintendendo che la misura sarebbe lontana dalle reali esigenze della popolazione.
Non si è fatta attendere la replica di Alberto Balboni, senatore di Fratelli d’Italia, che ha difeso la proposta spiegando che la richiesta di riduzione dell’Iva al 10% proviene direttamente dai pescatori. “Non si capisce perché l’Iva sulle ostriche deve essere al 22% mentre quella su tutti gli altri molluschi è al 10%. In Francia, ad esempio, questa differenza non c’è”, ha dichiarato Balboni. Ha poi aggiunto un affondo contro il Partito Democratico: “Ringrazio Misiani per la sua chiarezza, così adesso le 1500 famiglie dei pescatori di Goro sanno che sul Pd non possono fare alcun affidamento”.
Il tema si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà per il settore della pesca, già colpito dall’invasione del granchio blu, una specie aliena che sta mettendo in crisi gli allevamenti di molluschi, in particolare vongole e cozze. La proposta di ridurre l’Iva sulle ostriche, dunque, si inserisce in un tentativo di sostenere il comparto, anche se la misura ha suscitato perplessità da parte dell’opposizione.
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