Alla scoperta delle piante primordiali di Copparo
A Copparo vivono piante appartenenti a specie di origine antichissima: vere e proprie testimoni dell’evoluzione vegetale, che crescono silenziose tra le vie del territorio
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Prosegue con entusiasmo e grande partecipazione il 4° Memorial “Pano”, torneo dedicato al calcio giovanile organizzato dall’Asd Sorgente con il patrocinio del Comune di Copparo
Un nuovo elemento d’identità gastronomica copparese si prepara a entrare ufficialmente nell’elenco delle eccellenze locali: la Commissione De.C.O. ha infatti espresso parere favorevole
Un'accesa lite familiare - acuita da uno stato di ubriachezza importante - ha finito per mettere nei guai una donna di 36 anni di nazionalità ucraina, che da un po' di anni abita nel Copparese
Dopo il successo dello scorso anno, torna il mercato in strada del sabato, un’iniziativa che vede le attività commerciali protagoniste direttamente davanti ai propri negozi
Copparo. Esiste una concreta parità di diritti per le imprenditrici che operano nel settore agricolo? Una domanda complessa che sarà al centro dell’evento “Diritte al futuro – Oltre discriminazione, disparità e violenza” che si terrà venerdì 7 marzo a partire dalle 15 nella sede Cia di Copparo (via Cosmè Tura 6/7- zona artigianale).
L’incontro è organizzato da Cia-Agricoltori Italiani Ferrara insieme alle imprenditrici agricole di Donne in Campo, i giovani agricoltori di Agia e i pensionati agricoli di Anp, in collaborazione con Udi Ferrara e Centro Donna Giustizia. Una preziosa occasione per fare il punto sulla situazione delle donne in un settore come quello agricolo dove, negli ultimi anni, sono aumentate le aziende al femminile: in provincia di Ferrara sono oltre 1.300 su circa 7.500 imprese (dati Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna). Se le donne sono, dunque, una risorsa economica per il settore la loro ascesa imprenditoriale è però ancora bloccata, come spiega la coordinatrice di Agia Ferrara, Jennifer Felloni: “La cosa positiva – spiega Felloni – che negli ultimi vent’anni le donne hanno iniziato a diventare titolari di aziende agricole produttive “tradizionali” e non si dedicano più solo ad attività multifunzionali, accessorie alla produzione. Non che gestire un agriturismo o una fattoria didattica siano attività minori, tutt’altro, ma la donna che si occupava solo di cucinare o di accogliere i bambini in fattoria la relegava a un ambito troppo ristretto dell’agricoltura. Questo cambiamento di paradigma non ha portato, però – continua la coordinatrice Agia – a un aumento dei diritti e delle tutele legate, in particolare, alla maternità: l’imprenditrice agricola riceve come ogni libera professionista un indennizzo che non basta per coprire i costi di una persona che ti sostituisca pienamente. Il ruolo di “caregiver” anche delle persone anziane è, peraltro, ancora ad appannaggio quasi esclusivo delle donne che in questo modo non riescono a fare quel salto verso una vera autonomia imprenditoriale, ma anche a occupare posti di rilievo negli organi di rappresentanza. Persiste, inutile negarlo, una connotazione maschile del comparto, una certa disparità di genere, condita a volte da strascichi di patriarcato che è compito delle giovani imprenditrici contribuire a colmare, andando davvero “Diritte al futuro”, anche se si tratta di un percorso ostacolato da normative e tutele che continuano inesorabilmente a mancare”.
In occasione dell’evento, da mercoledì 5 a domenica 9 marzo – sempre nella sede Cia di Copparo con orario 10-17.30 – sarà possibile visitare la bella mostra fotografica “Dalle mani delle donne” a cura di Tiziana Marongiu di Anaizitphoto. “Le mani, protagoniste di questo progetto, sono simbolo di lavoro, cura, lotta e creazione – ha spiegato la fotografa-. Sono mani che coltivano, che proteggono, che costruiscono. Ogni scatto vuole essere un omaggio alla quotidianità̀ delle donne, a quel sapere tramandato e reinventato, alla resilienza che non si piega alle ingiustizie. Raccontare la storia di queste mani significa dare voce a chi spesso resta invisibile, mostrando non solo le difficoltà, ma anche la bellezza e la potenza dell’agire femminile”.
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