Dopo la conclusione del Consiglio comunale in cui veniva approvato il bilancio di previsione 2025-27, una simpatica letterina a firma di Alessandro Travagli, sodale del vicesindaco, accusava la consigliera del M5S Marzia Marchi di avere sciorinato cifre e numeri del bilancio sbagliato. Ovvero la consigliera, già più volte tacciata di ignoranza istituzionale – in buona compagnia con tutti quelli che osano criticare l’amministrazione in carica – avrebbe lavorato per due commissioni e due sedute di Consiglio sul bilancio 2024. L’accusa è talmente una bufala da poterci farcire un ‘infinità di pizze!
Ciò che realmente ha dato fastidio al vicesindaco, che poi ha commissionato la letterina al suo portaborse, è stato il fatto che detta consigliera abbia citato un articolo di Cronaca Comune che si riferiva al bilancio di previsione ‘24-’26 in cui si presentavano investimenti per quasi 70 milioni di euro senza aumenti di tassazione. Un articolo, è vero, del dicembre 2023 ma il cui respiro era triennale! Sul bilancio 2024, precisava l’assessore addetto, pesano diversi fattori come l’aumento generale dei prezzi con un’inflazione media che si attesta al 6%, e così via con lo snocciolamento di investimenti che si sono presentati pari pari nel bilancio di previsione triennale ‘25-’27 con una differenza: che nel 2025 la tassazione è aumentata attraverso l’adeguamento – preferiscono chiamarlo così – dell’addizionale Irpef prima suddivisa in 4 aliquote a seconda del reddito, ora uniformata al valore più alto prima previsto solo per i redditi superiori ai 50.000 euro annui. Un reddito decisamente poco popolare! Inoltre, en passant, è stata “adeguata” pure l’imposta di soggiorno.
Il riferimento al bilancio di previsione triennale ‘24-’26 è stato tirato in ballo dagli stessi amministratori, come si evince dal verbale della registrazione dell’assessore in aula quando afferma: “ nel 2024 così come nel 2023 così come nel 2022 i redditi dei ferraresi sono cresciuti di una media attorno al 5%.”
Dunque, ricapitolando nel presentare il bilancio 2024 l’assessore (in scadenza di mandato) ammetteva che c’era un’inflazione media del 6% il che fa scendere a -1% il potere d’acquisto degli aumentati redditi, ma nel presentare il bilancio 2025 l’assessore, riconfermato, dice solo che siamo tutti più ricchi!
Mentre nella scheda di presentazione al bilancio di previsione 2024-2026, il punto di onore tra i principi che la consigliera ha citato in aula recitava :”nessun aumento di tassazione a carico dei cittadini nonostante il rincaro dei costi e dei prezzi”, quest’anno, a elezioni vinte, la stessa scheda di presentazione al bilancio suona così:. ” è stato
registrato un incremento dei costi incomprimibili pari a circa 7 milioni di euro”, dovuto principalmente ad aumenti legati all’inflazione, ad aumenti delle spese nei servizi educativi per bambini con problematiche scolastiche (solo questa voce segna 1,2 milioni di euro in più per insegnanti di sostegno e supporto educativo), delle spese quali il riscaldamento, degli adeguamenti contrattuali e dei rinnovi per il personale comunale, gli investimenti di miglioramento infrastrutturale delle opere pubbliche della città come volano di sviluppo. (..) A questi si aggiungono anche maggiori spese per la gestione museale, anche in relazione all’apertura di nuovi spazi.
Cioè dopo un anno, quello che molti in minoranza hanno denunciato come l’anno degli scialacqui, la stessa Giunta si accorge che è fuori di 7 milioni perchè ci sono stati gli aumenti dell’inflazione (che paiono però non colpire i redditi dei ferraresi, ora più ricchi) e spuntano spese, peraltro non documentate nello specifico, come l’aumento delle spese per riscaldamento o dei servizi educativi per i bambini con problematiche scolastiche (comparse stranamente tutte quest’anno) le quali impongono l’aumento delle tasse sulla cittadinanza a più basso reddito!
Il bilancio sbagliato forse è stato proprio quello del 2024 che doveva farsi bello per attrarre voti e a pagare ora sono soprattutto i più poveri!
Marzia Marchi, consigliera comunale Movimento 5 Stelle