Cronaca
2 Marzo 2025
Un 59enne tunisino dovrà rispondere dei reati imputati davanti al giudice il prossimo 9 ottobre

“So dove abiti, ti ammazzo”. Rinviato a giudizio per rapina ed estorsione

di Pietro Perelli | 2 min

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“So dove abiti, ti ammazzo”. È quanto si sarebbe sentito dire un uomo copparese da parte di una persona di origine tunisina di 59 anni accusata di rapina ed estorsione nei suoi confronti.

Secondo l’impianto accusatorio della procura il 59enne tunisino avrebbe iniziato tentando di intimidire la vittima attraverso l’invio di numerosi messaggi telefonici. Messaggi di testo ma anche audio e foto. Tra queste anche una scattata nei pressi dell’abitazione della parte offesa in cui veniva ritratto un cartone con la scritta “paga” e all’interno una bambola con un cappio al collo.

L’imputato, insieme a un complice, si sarebbe poi recato nello studio della persona offesa, nel marzo del 2023, chiedendogli che gli venisse corrisposta la somma di 1500 euro per non meglio precisate pratiche legate alla regolarizzazione sul territorio nazinale. Per ottenerla avrebbe minacciato la vittima di bruciare il suo ufficio o si sarebbero recati alla sua abitazione.

Ottenuta la somma l’imputato sarebbe riuscito a ottenere altri 500 euro minacciando la parte offesa via telefono.

Solo successivamente il 59enne si sarebbe spinto ancora più in là minacciando di morte l’uomo che nel frattempo lo aveva denunciato ma anche immobilizzandolo contro un muro e sferrandogli un calcio sul fianco sinistro.

I fatti risalgono a un periodo compreso tra marzo e aprile 2023 e ora l’uomo è stato rinviato a giudizio con udienza fissata il prossimo 9 ottobre.

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