Spal
28 Febbraio 2025
L'allenatore dei biancazzurri presenta l'incontro di sabato 1 marzo e fa il punto sul campionato

Pescara-Spal, Baldini: “Ci aspettano dieci finali”

di Redazione | 3 min

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Consueta conferenza stampa pre partita per mister Francesco Baldini, prima di Pescara-Spal in programma sabato 1 marzo alle ore 17.30.

“Siamo entrati nelle ultime dieci partite della stagione, un ciclo che per noi rappresenta dieci finali. Ho stretto un patto con i ragazzi e la società: massima concentrazione e determinazione, senza alcuna distrazione. Dobbiamo essere focalizzati al massimo, sia sul piano caratteriale sia comportamentale, mantenendo un buon livello di attenzione in ogni dettaglio. Alla vigilia di questa gara, posso dire che con Silvio (Baldini, ndr) siamo in sintonia su molti aspetti della vita di tutti i giorni. Ci accomuna la stima reciproca e il rispetto per i valori importanti. Il Pescara è una squadra ben organizzata, lavora molto bene su entrambe le catene di gioco. Abbiamo preparato la partita per affrontarli colpo su colpo e non ho dubbi che possiamo fare bene. So che può sembrare assurdo, visto il valore dell’avversario e la sua classifica, ma per quanto visto domenica scorsa possiamo giocarcela. Abbiamo lavorato molto anche sulle palle inattive, perché sappiamo che il Pescara è molto pericoloso su questo fondamentale. Brosco, che giocava con Bruscagin, è uno degli uomini più insidiosi in queste situazioni”.

“Dal punto di vista mentale – aggiunge Baldini – vi assicuro che non sono mai stato così carico come in questo momento. Sappiamo che i dettagli fanno la differenza: ogni piccola disattenzione può costarci la partita e in questo momento sembra che ogni episodio ci giri contro. Per questo dobbiamo alzare ancora di più il livello di attenzione. Ho piena fiducia nei ragazzi, li stiamo caricando al massimo perché so che vogliono uscire da questa situazione. Gli errori capitano, io per primo ne faccio, ma chi sbaglia deve trovare il sostegno dei compagni. Solo così possiamo venirne fuori. Non vedo giocatori che sottovalutino la nostra situazione. Il gruppo è consapevole e vuole lottare. I nuovi arrivati sono mentalmente più leggeri rispetto agli altri, ed è comprensibile, ma sono tutti sono sulla stessa linea d’onda: vogliamo uscire da questo momento difficile”.

“La società è vicina a me e alla squadra. La distanza fisica – prosegue il mister – non significa mancanza di sostegno. C’è la volontà da parte di tutti di uscire da questa situazione, con la consapevolezza che una piazza come Ferrara non merita di trovarsi in queste condizioni. E vi dico la verità, se penso alla sconfitta contro il Campobasso, mi viene ancora il nervoso. Per quanto riguarda gli infortunati, Paghera viaggerà con la squadra perché voglio che stia col gruppo e resta a disposizione. Bidaoui ed El Kaddouri, invece, non sono ancora in condizione. Se parliamo dei singoli, Parigini è un giocatore che deve lavorare sulla fascia, è venuto con il giusto atteggiamento, con voglia e determinazione. Quando ha la linea laterale come riferimento si trova a suo agio, ma per me può anche giocare accanto ad Antenucci in un attacco a due. Spini è stato sfortunato, ma deve incidere di più. Ha avuto diverse occasioni e questo è un buon segnale. A sua richiesta, ha svolto allenamenti integrativi per migliorarsi. Rao lo conoscete già, è talentuoso, mentre D’Orazio è un giocatore duttile, in grado di ricoprire più ruoli. Haoudi può fare meglio: tecnicamente non si discute, ha qualità balistiche che nessun altro ha in rosa, ma deve essere più partecipe, più coinvolto nel gruppo e in tutte le fasi della partita. Da lui, come da tutti gli altri, voglio il massimo nei prossimi 60 giorni. Dobbiamo mettere in campo tutto ciò che abbiamo”.

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