Cento. Cento sta attraversando un momento critico dal punto di vista della sicurezza. La denuncia arriva forte e chiara da Francesca Caldarone, capogruppo di Fratelli d’Italia a Cento, che punta il dito contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Edoardo Accorsi.
“Cento sta vivendo una situazione di insicurezza ormai insostenibile. Gli episodi di criminalità si susseguono con una frequenza allarmante, mettendo in pericolo i cittadini e dimostrando, ancora una volta, l’incapacità dell’amministrazione comunale di affrontare seriamente il problema”, afferma Caldarone, evidenziando un’escalation di violenze, furti e aggressioni che stanno creando un clima di paura tra i residenti.
L’ultimo episodio che ha scosso la comunità è stata “l’aggressione a una carabiniera durante il suo servizio”, un atto che, secondo la capogruppo di Fratelli d’Italia, conferma lo stato di emergenza in cui versa la città. “A questa donna coraggiosa, in prima linea per la sicurezza di tutti noi, va la mia più totale solidarietà e riconoscenza”, aggiunge.
Secondo Caldarone, “la realtà dei fatti è chiara: Cento è diventata terra di nessuno”. Luoghi simbolo come Via Matteotti, il centro storico e i parchi pubblici sono ormai scenari quotidiani di “episodi di violenza, spaccio e degrado”. Di fronte a questa situazione, l’amministrazione comunale resta inerte: “Il tutto nell’assordante silenzio del sindaco Accorsi e della sua giunta, troppo impegnati a difendere scelte politiche fallimentari invece di affrontare i problemi reali della comunità”.
Uno dei provvedimenti più contestati è l’apertura di un dormitorio in città. Invece di inserirsi in un piano strutturato per contrastare “l’emarginazione e la delinquenza”, secondo Caldarone rischia di aggravare il degrado e l’insicurezza.
La cittadinanza, sostiene la capogruppo di Fratelli d’Italia, è “stanca, esasperata e soprattutto impaurita”. L’insicurezza influisce anche sull’economia locale: “Non si può più uscire di casa con serenità, i commercianti sono in difficoltà per il clima di insicurezza che danneggia le attività economiche”.
Per fronteggiare questa emergenza, Caldarone ha promosso una raccolta firme per l’installazione di telecamere di sorveglianza nei punti più critici della città. “Ad oggi le poche telecamere presenti non sono del tutto funzionanti”, denuncia, sottolineando la necessità di “un controllo più efficace e di una deterrenza reale contro il crimine”.
L’appello finale è rivolto ai cittadini: “Invito tutti i cittadini a partecipare e a sostenere questa proposta per restituire sicurezza e dignità a Cento”. Per Caldarone, “il tempo delle scuse è finito” e occorre agire con urgenza per riportare l’ordine e la tranquillità in città
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