Sono
tutti studenti universitari di Unife i ragazzi vittime della
brutale aggressione di sabato notte ad opera di un branco di quindici malviventi.
Cinque di loro, come raccontato da una dei genitori su Facebook nel denunciare la vicenda, erano partiti in macchina da Rovigo per passare la serata al College, la discoteca di via Arianuova dove suonava come dj un loro amico.
Dopo la festa, uscendo per tornare alle auto, stavano aiutando quest’ultimo nel trasportare la sua strumentazione quando si avvicinano alcuni sconosciuti. “Sei tu che mi hai tirato addosso una bottiglia?” sarebbe stato il pretesto per iniziare a picchiare il primo di loro, senza nemmeno attende una risposta”.
A quel punto sono arrivati altri sconosciuti, tutti giovanissimi, racconteranno le vittime ai Carabinieri in sede di denuncia, tra i 18 e i 20 anni, forse meno.
A quel punto è scattato il panico e gli studenti hanno iniziato a correre chi da una parte chi dall’altra per cercare un rifugio.
È in questo frangente che il branco incrocia un altro ragazzo con la fidanzata. Anche lui aveva appena suonato come dj. A lui cercano di strappare lo zaino. A lei la borsetta. Di fronte alla resistenza del giovane scatenato la loro furia, fino a rompergli l’omero del braccio destro.
Sarà lui a riportare le ferite più gravi. Il ragazzo partito da Rovigo rimedierà solo 4 giorni di prognosi per una contusione al ginocchio sinistro, oltre al comprensibile shock. Lui come gli altri amici si è fatto medicare al pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo.
La denuncia per lesioni è stata fatta domenica mattina nella caserma dei carabinieri di Ferrara. Sono i militari del 112 infatti ad arrivare sul posto, quando però ormai gli aggressori erano fuggiti. Gli inquirenti stanno ottenendo i filmati di videosorveglianza delle telecamere del parcheggio Diamanti, dove è avvenuto il pestaggio, per individuare i responsabili.
Sull’episodio è intervenuta l’assessore alla sicurezza Cristina Coletti, per dire che “l’Amministrazione è pienamente consapevole delle problematiche presenti nella zona. Ci troviamo purtroppo di fronte a un fenomeno di portata nazionale, quello delle baby gang e delle aggressioni di gruppo perpetrate per futili motivi”.
“Si tratta di un fenomeno complesso e multiforme – aggiunge Coletti -, difficilmente riconducibile a un’unica matrice di disagio sociale, fragilità giovanile o altre cause isolate. Richiede pertanto un approccio integrato che coinvolga istituzioni, forze dell’ordine, scuole e famiglie”.
Per quanto riguarda il caso Ferrara, “l’Amministrazione è determinata a fare tutto ciò che è in suo potere per prevenire il ripetersi di simili episodi”.
L’assessora annuncia che porterà con urgenza il tema sul tavolo del prossimo Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica, convocato per questo giovedì, per chiedere un’azione coordinata e intensificata da parte di tutte le forze dell’Ordine.
“I giovani, come nel caso delle vittime di questa aggressione, spesso provengono da fuori città per trascorrere il weekend insieme, socializzare e divertirsi – conclude Coletti -. Non è accettabile che episodi di violenza come questo possano scoraggiare chi desidera fruire degli spazi della nostra città per trascorrere insieme una serata in condizioni di sicurezza. Ferrara deve continuare ad essere una città sicura per tutti. Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza ai cinque ragazzi aggrediti e alle loro famiglie, e assicuro il nostro impegno concreto nel contrastare ogni forma di violenza in città”.