Avevano passato una serata in discoteca tra amici. Al termine, mentre stavano per raggiungere le auto, sono stati circondati da un branco di circa quindici ragazzi, che li hanno massacrati di calci e pugni.

Il pestaggio è avvenuto la notte tra sabato e domenica nei pressi del parcheggio Diamanti in via Arianuova.

Sei amici erano partiti da Rovigo e avevano appena trascorso una serata nella discoteca vicino.

A raccontare cosa successe è la madre di una delle vittime, Michela Renai, che quella notte si è vista tornare il figlio in condizioni preoccupanti.

“Mio figlio, 21 anni – scrive la madre su Facebook -, ha trascorso una serata nella discoteca al “College” in pieno centro nella città di Ferrara. Sono partiti in cinque per raggiungere un amico che nella serata faceva il dj. Si sono divertiti, hanno affiancato in consolle l’amico”.

Un sabato sera come altri, insomma. Ma solo fino a quel momento. “Sono usciti dalla discoteca tardi, verso le quattro, e mentre raggiungevano la macchina al parcheggio “Diamanti”, aiutando l’amico dj con l’attrezzatura, sono stati circondati, aggrediti, malmenati, picchiati con pugni anche alla testa da un branco di circa 15 ragazzi, forse non italiani…”.

L’aggressione è stata tanto violenta che “a un ragazzo che mio figlio conosce hanno rotto l’omero a pugni perché voleva proteggere la sua fidanzata”.

Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine ma il branco si era già volatizzato. Nel mentre, continua il racconto della donna, alcuni “per il terrore di essere massacrati di botte” sono scappati alla rinfusa: “chi si è nascosto sotto una macchina, chi ha corso più forte che poteva, chi si è calato giù dal parapetto del parcheggio…”.

Questo ha provocato la “paura di essere presi e picchiati… – riflette Michela Renai – e tutto è successo in pieno centro città. Perché? Forse per la voglia di fare “rissa”?”.

Intanto suo figlio è tornato a casa zoppicando, “con graffi e tanta angoscia, poi 8 ore in pronto soccorso e per fortuna nulla di rotto”.

“Ma che senso ha tutto ciò? – si chiede ancora -. Essere senza controllo, senza ragione, senza senso di rispetto. Vergogna!”.