È iniziata il 20 febbraio la collaborazione tra 118 e SerDp,
un patto per potenziare i servizi di prossimità. Una comunicazione tra le due realtà che è mirata al potenziamento dei servizi per il contrasto all’abuso di sostanze e al supporto dei giovani e giovanissimi, ma non solo, che ne fanno uso patologico.
“Il progetto nasce da un’esigenza formativa e professionale dei due servizi che si occupano di emergenza, su fronti differenti, ma che spesso si trovano a collaborare e dialogare tra di loro. – spiega la psicologa e Operatrice Unità di Strada Giulia Ghironi – Nell’ultimo grande evento in città che ha riunito tanti giovani ci siamo ritrovati a collaborare e abbiamo sentito la forte esigenza di comunicare tra di noi. Il progetto partirà giovedì e ci vedrà coinvolti da prima con una formazione per gli operatori del 118 e poi una per i professionisti del SerDp, mettendo in campo le nostre professionalità. La collaborazione sarà poi sempre più stretta durante i grandi eventi e cercheremo di dotare tutte le ambulanze con un kit di aggancio con tutte le informazioni sugli abusi di sostanze”.
“Come servizio di emergenza territoriale del 118 stiamo assistendo sempre di più a molti giovani che consumano sostanze – spiega l’infermiere del 118 Michelangelo Gandini – e l’età media si sta sempre più abbassando. Si è cercato di collaborare con il SerDp soprattutto per i contesti che riguardano i grandi eventi della nostra città che sono quelli con maggiore criticità perché inglobano una grande quantità di persone”.
Soprattutto nei contesti di serate e grandi eventi i giovani farebbero uso sia di alcool che di droghe spiega Gandini: “Abbiamo notato come, oltre all’età, è cambiato l’uso delle sostanze. Ci sono sostanze con un quantitativo di THC molto più alto e si utilizzano più droghe in contemporanea, si parte dall’alcol e si continua con le droghe pesanti come cocaina, ketamina e MDMA. E difficile garantire loro un’assistenza efficace non per quanto riguarda l’assistenza in sé ma perché diventa difficile capire quello che questi ragazzi hanno assunto e assisterli in maniera personalizzata nella problematica che stanno vivendo nel contesto emergenziale. È quindi necessario che si riesca a fare un lavoro di equipe per inserire queste persone nel servizio per dipendenze patologiche. Questa collaborazione è fondamentale – conclude – di modo che ci sia un doppio arricchimento, da parte nostra come operatori del 118, per avere più cultura delle sostanze che utilizzano i giovani e dare formazione ai colleghi del SerDp per gestire i momenti di emergenza”.