Attualità
20 Febbraio 2025
Rete Giustizia Climatica, Forum Ferrara Partecipata e La Comune insieme per la campagna di ripubblicizzazione. Sabato il flash mob davanti allo sportello di viale Cavour 62

Rifiuti, il monopolio di Hera nel mirino: “Serve una società pubblica”

di Redazione | 3 min

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di Elena Coatti

In vista del flash mob che si terrà sabato 22 febbraio davanti allo sportello Hera di viale Cavour 62, alle ore 10, Rete Giustizia Climatica e Forum Ferrara Partecipata, con l’appoggio de La Comune, spiegano le ragioni della campagna “Liberiamo Ferrara da Hera”. Posto che la privatizzazione dei servizi non giova al portafoglio dei cittadini e nemmeno alla qualità della loro vita in termini di salute, la Rete e il Forum indicano la strada all’Amministrazione: “Ripubblicizzare la gestione dei rifiuti urbani”.

Partendo dall’esempio virtuoso della città di Forlì che dal 2017 si affida a una società interamente pubblica per la gestione dei rifiuti, la Alea Ambiente Spa, il portavoce di Forum Ferrara Partecipata e Rete Giustizia Climatica Corrado Oddi chiarisce perché sarebbe necessario togliere il monopolio a Hera e creare, invece, una nuova azienda pubblica. “La concessione del servizio a Hera è scaduta dal 2017 – afferma – e da più di sette anni è in proroga”.

“L’assessore Balboni ha annunciato che entro i primi tre mesi di quest’anno si dovrà decidere in Consiglio comunale l’affidamento del servizio – continua Oddi – ma l’ipotesi alla quale l’Amministrazione guarda è quella di aprire una gara”. Gara che “ovviamente vincerebbe Hera”, poiché per come è spartito il mercato hanno la meglio pochi grandi soggetti e, in particolare in Emilia-Romagna, “fanno da padrone le multiutility di Iren ed Hera”.

Costerebbe troppo creare una nuova azienda pubblica? Questa è stata l’obiezione presentata da Balboni in commissione, come ricorda il portavoce. Tuttavia, secondo uno studio fatto dall’Università di Ferrara e dalla Rete Giustizia Climatica “l’investimento effettivo oscilla tra i 4,5 e i 5,2 milioni di euro. “Noi indichiamo due strade che rendono questo investimento possibile – dice Oddi –. Usare le riserve di utili di Ferrara Tua, che nel 2023 ne ha registrate più di 17 milioni di cui almeno 8 disponibili. Oppure, vendere le azioni libere di Hera che corrispondono a più di 20 milioni di introiti possibili con la vendita”.

Oltre alla pubblicizzazione, Rete e Forum propongono la diffusione della raccolta porta a porta dei rifiuti. “Su 307 gestioni di rifiuti nella nostra Regione – dichiara Oddi – 57 sono considerate virtuose, e 43 di queste utilizzano il sistema porta a porta”. Virtuose perché “non è vero che la situazione del servizio rifiuti di Ferrara è così buona come viene molto spesso propagandato”, secondo il portavoce. Si riferisce al raggiungimento della città estense dell’87% di raccolta differenziata.

“Un indicatore sfalsato – spiega – poiché va comparato quanto si differenzia rispetto non solo a quanti rifiuti si produce, ma anche rispetto a quanti scarti”. Mettendo insieme questi dati, ne esce che Ferrara in regione “è al penultimo posto per quanto riguarda gli scarti della raccolta differenziata (che sono sopra al 30%) e usando invece l’indicatore ‘minore rifiuti da smaltire’ si posiziona solo al quinto posto”.

Considerato che il sistema di raccolta porta a porta responsabilizza il cittadino a una differenziata ancora più attenta, diminuirebbero non solo gli scarti, ma si dimezzerebbe anche l’incenerimento dei rifiuti. “Sulla base di questi numeri e con le proposte che avanziamo – conclude Oddi – ci sarebbero tutte le condizioni per migliorare la salute dei cittadini e la qualità dei servizi”.

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