Politica
19 Febbraio 2025
Misure restrittive e nuove regole per la detenzione di razze ritenute a rischio

Cani pericolosi, da Ferrara la proposta di legge

di Redazione | 2 min

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Il recente e tragico caso della bambina sbranata da un pitbull ad Acerra (Napoli) ha riportato alla ribalta la questione delle aggressioni canine, in particolare quelle legate a razze ritenute pericolose. Episodi simili sono avvenuti in diverse città italiane negli ultimi mesi, evidenziando la necessità di una regolamentazione più stringente. Mauro Malaguti, deputato ferrarese di Fratelli d’Italia, insieme ad altri colleghi, ha presentato diversi mesi fa una proposta di legge che introduce norme specifiche per la detenzione di cani pericolosi, ispirandosi ai modelli normativi di altri Paesi europei.

La proposta di legge, articolata in sei punti fondamentali, mira a regolamentare il possesso di determinati cani e a prevenire episodi di aggressione. Ecco i principali contenuti:

  1. Elenco delle razze pericolose: Viene stilata una lista di razze considerate a rischio, tra cui Staffordshire bull terrier, bull terrier, american Staffordshire terrier, mastiff, rottweiler, mastino napoletano, cane corso, dogo argentino, pit bull mastiff e altre, includendo anche i loro incroci.
  2. Divieti di detenzione: È vietato il possesso di questi cani per i minori di 18 anni, per soggetti dichiarati interdetti o inabilitati, per chi ha condanne per reati violenti e per coloro a cui è stato sequestrato un cane per motivi di sicurezza.
  3. Obblighi per i proprietari: Chi possiede un cane appartenente a queste razze deve registrarlo in un apposito elenco tenuto dall’ASL locale e all’anagrafe canina comunale. Inoltre, deve rispettare una serie di obblighi, tra cui vaccinazioni obbligatorie, stipula di un’assicurazione di responsabilità civile e partecipazione a un corso di formazione per la gestione dell’animale.
  4. Sanzioni: La violazione delle disposizioni comporta multe da 450 a 750 euro. In caso di mancata registrazione del cane, è previsto il sequestro dell’animale da parte delle autorità competenti.
  5. Contributo per l’acquisto di cani di razza: Chi acquista un cane con certificato genealogico dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana dovrà versare un contributo di 100 euro destinato al fondo per il sostegno dei canili municipali.
  6. Utilizzo dei fondi: Le somme raccolte attraverso le sanzioni e il contributo obbligatorio saranno destinate al miglioramento delle strutture di accoglienza per i cani randagi, al contrasto del fenomeno del randagismo e alla promozione delle adozioni.

Questa proposta di legge si pone l’obiettivo di tutelare la sicurezza pubblica, riducendo il rischio di aggressioni da parte di razze canine considerate pericolose e incentivando, al contempo, l’adozione di cani meno problematici ospitati nei canili. Il dibattito resta aperto tra chi ritiene necessarie misure più rigide e chi sottolinea l’importanza dell’educazione dei proprietari piuttosto che del divieto di detenzione di alcune razze

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