Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Passa anche da Ferrara il digiuno a staffetta contro il Decreto Sicurezza. A partecipare i consiglieri di Coalizione Civica eletti nella lista Anselmo Sindaco Arianna Poli e Leonardo Fiorentini
“Il sottoscritto non ha alcun problema a dichiarare che i partigiani combattevano dalla parte giusta, nel liberare la nostra nazione da un sistema totalitario come il nazifascismo”. Ma...
Facendo un paragone con il 2023, fra le principali entrate correnti si registra un aumento della RcAuto (da 11,5 milioni a 11,9) e dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), passata dai 9,7 milioni del 2023 ai 10,4 dell’anno scorso. Un andamento che lentamente sta riallineando l’entrata al periodo pre-covid.
L'assessore al bilancio Fornasini ha evidenziato tutti gli elementi positivi del rendiconto: dagli avanzi liberi ai recuperi Imu fino ai fondi del Pnrr
“La maggioranza in Assemblea legislativa sostiene la manovra di bilancio presentata dal Presidente de Pascale e dalla sua Giunta esprimendo il proprio pieno supporto agli obiettivi in essa contenuti volti a garantire la tenuta e il miglioramento dei servizi pubblici regionali, a partire innanzitutto dalla salvaguardia e dal potenziamento della sanità pubblica, a fronte dei mancati finanziamenti degli ultimi anni e dei tagli imposti dal Governo Meloni, la cui strategia è accentrare ogni risorsa in grandi opere e tagliare sistematicamente la spesa agli enti locali obbligandoli a tagliare i servizi. Che vuol dire meno scuola, meno sanità, meno welfare. L’Emilia Romagna, la Regione che ha puntato su un modello di società dove il servizio pubblico ha permesso crescita e tenuta sociale, non può cedere a questo ricatto delle destre di Governo.
Il contesto nel quale la nostra Regione è costretta a muoversi vede una costante e progressiva riduzione del rapporto tra fondo sanitario nazionale e PIL, e quindi i tanto sbandierati aumenti in senso assoluto del Fondo, sono in realtà ampiamente insufficienti a coprire gli incrementi inflattivi e le necessità per l’introduzione di nuovi farmaci e nuove cure, portando quindi ad una contrazione della spesa sanitaria pubblica e spingendo sempre più i cittadini a rivolgersi al privato. A questa riduzione delle risorse per la sanità si aggiunge il drastico taglio di 8 miliardi e mezzo di euro ai finanziamenti destinati alle Regioni nel prossimo quinquennio, con un impatto pesante per l’Emilia-Romagna, che subirà in questa legislatura una riduzione di oltre mezzo miliardo di euro sulla propria spesa corrente. Inoltre, a questi si aggiungono i tagli agli enti locali effettuati dal Governo che per i Comuni e le Province dell’Emilia-Romagna, ammontano a 140 milioni di euro nel quinquennio 2025-2029.
Di fronte a questo scenario, il Presidente de Pascale e la Giunta regionale hanno assunto una posizione di responsabilità, con l’obiettivo di proteggere i servizi essenziali per i cittadini e compensare le manovre restrittive del Governo Meloni, volte a ridurre drasticamente i servizi pubblici. Contrariamente all’esecutivo, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di intervenire con misure concrete per garantire il diritto alla salute, la mobilità pubblica, l’edilizia residenziale popolare, il sostegno alle persone non autosufficienti, i servizi educativi e una adeguata tutela e sicurezza del territorio. Tutto ciò avviene con un’attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione, come dimostrato dal sistema di esenzioni e modulazione dell’IRPEF regionale, nonché delle altre misure.
Le riforme proposte dal Presidente de Pascale non si limitano a fronteggiare i tagli governativi, ma puntano anche ad un rinnovamento strutturale del sistema dei servizi regionali, con l’obiettivo di migliorarne la qualità e l’efficienza e la capacità di rispondere ai crescenti bisogni della popolazione. Il nostro impegno è rivolto a un utilizzo ottimale delle risorse che anche grazie a questa manovra saranno disponibili, affinché le necessità dei territori e le politiche di sviluppo della Regione rimangano anch’esse al centro dell’azione amministrativa.
La maggioranza politica che sostiene queste riforme è compatta nel difendere un’impostazione che non si piega ai tagli imposti dall’alto, ma che reagisce con responsabilità e visione strategica per il futuro dell’Emilia-Romagna e dei suoi cittadini.
La manovra nei prossimi giorni avvierà il suo percorso per l’approvazione in Aula e come non mancherà il giusto confronto tra la Giunta, le parti sociali e le organizzazioni di impresa, altrettanto come forze politiche daremo corso a momenti di ascolto e confronto per raggiungere ancor più efficacemente gli obbiettivi che il Presidente de Pascale e la sua Giunta hanno indicato”.
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