Politica
15 Febbraio 2025
Baruffi (assessore al Bilancio): "Intendiamo tenere conto delle considerazioni espresse da Cgil, Cisl e Uil, compresa la critica sul metodo"

Bilancio Regione. Sindacati: “Confronto mai iniziato”

di Redazione | 3 min

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A Cgil, Cisl e Uil non è piaciuta la scelta della Regione Emilia Romagna di comunicare in conferenza stampa le proposte per la manovra di bilancio 2025-27 senza confrontarsi prima con le parti sociali. “Siamo sorpresi – scrivono – dalla conferenza stampa della Regione sulla manovra 2025, una uscita che giudichiamo sbagliata e irrispettosa di un confronto con le parti sociali, mai iniziato, che si profilava molto delicato, soprattutto nel momento in cui per finalità anche condivisibili si finisce per mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.

Pronta arriva la risposta dell’assessore al Bilancio Davide Baruffi: “Intendiamo tenere conto delle considerazioni espresse da Cgil, Cisl e Uil, compresa la critica sul metodo, ma assicuro che c’è la piena disponibilità da parte nostra a proseguire il confronto appena avviato in vista dell’approvazione finale del Bilancio, sui tre tavoli chiesti dai sindacati e dedicati a sanità, non autosufficienza e fiscalità”.

Un tentativo di riallacciare immediatamente con i tre sindacati confederali che avevano precisato come “le cinque priorità indicate dalla Regione (sanità, non autosufficienza, messa in sicurezza del territorio, Tpl e casa) sono condivisibili nei titoli e conformi a nostre rivendicazioni di lunga data, ma vanno analizzate e contestualizzate”.

“Tuttavia – precisano – sul piano delle entrate e della leva fiscale avremmo avuto bisogno di approfondimenti tecnici e politici, premessa della costruzione di affidamenti condivisi, collegando l’aumento di tassazione al valore della salvaguardia del nostro sistema sanitario e sociosanitario”.

Per i sindacati “è fondamentale preservare i principi di equità e progressività del sistema, avendo cura che i costi e gli investimenti non gravino sulle tasche di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che già sostengono oltre l’80% della fiscalità generale e faticano ad arrivare a fine mese”.

“I soldi – concludono – vanno presi prima di tutto dalle tasche di chi ne ha di più. Dobbiamo manifestare rammarico e delusione per una falsa partenza del confronto, sbagliata nel metodo e, nel merito, incompleta nei contenuti della proposta”.

Baruffi parla invece di un primo confronto che ha già portato “a condividere le priorità” e ad “accogliere alcune prime indicazioni” arrivate dai sindacati, che proseguirà “sui tavoli da loro proposti e che condividiamo – su sanità, non autosufficienza e fiscalità – per arrivare a definire insieme misure eque e progressive”.

“Nel frattempo, però – prosegue Baruffi -, la proposta di manovra che abbiamo presentato tiene già conto di alcune, prime indicazioni che anche nell’incontro di ieri i sindacati hanno formulato circa l’equità del prelievo rispetto alle fasce sociali più deboli. Così come ci conforta aver trovato una prima intesa sulle priorità – dalla difesa del servizio sanitario al potenziamento della non autosufficienza, fino alla casa, al trasporto pubblico locale e alla manutenzione del territorio – che ora potranno essere approfondite rispetto alle scelte puntuali da fare”.

“Ribadisco, infine, – conclude – la piena disponibilità a un tavolo specifico per calibrare bene la modulazione della contribuzione e siamo certi che dai sindacati verrà un contributo di merito importante anche su un tema così rilevante”.

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