La commissione consiliare che si occupa del controllo dei servizi pubblici si infiamma quando si inizia a parlare della Fondazione Teatro Comunale e del concerto di Bruce Springsteen, forse anche a causa della stanchezza di consiglieri che sono rimasti tra i palchi del Consiglio per oltre 4 ore. Prima si era tenuta anche la prima commissione sul bilancio di previsione 25-27.

La discussione era iniziata pacata parlando della Fondazione Ferrara Arte, dei suoi bilanci e anche del rapporto con la Fondazione Cavallini Sgarbi. Una questione quest’ultima che, nonostante i pregressi, non ha creato particolare scompiglio con l’assessore Marco Gulinelli a garantire: “Non ci sono rapporti con la Fondazione”. Si riferisce a rapporti di tipo continuativo per cui devono essere stipulate convenzioni mentre per le mostre in cui sono stati esposte opere della Fondazione si è proceduto ad accordi del tutto similari a quelli che si attuano per i prestiti con altre realtà simili, siano esse fondazioni, musei o privati.

Sui bilanci di entrambe le fondazioni, si è rilevata la difficoltà nell’attrarre sponsor un tempo più munifici. In città manca una fondazione bancaria e anche importanti realtà commerciali faticano a riservare, all’interno del loro bilancio, somme importanti. In ogni modo uno dei revisori di entrambe le realtà, Marco Bolognesi, evidenzia l’assenza di criticità.

La discussione, come si diceva, diventa più critica sul Teatro Comunale e in particolare sui rapporti con la Barley Arts che deteneva i diritti per i concerti in Italia di Bruce Springsteen. Davide Nanni (Pd) lamenta in particolare di non aver avuto la possibilità di accedere agli atti per prendere visione del contratto che la casa di produzione di proprietà di Claudio Trotta ha stipulato con il principale teatro cittadino. Gulinelli fa sapere di non aver mai ricevuto sulla sua scrivania la richiesta e si impegna a far avere il contratto al consigliere Pd.

“Visto che l’assessore è stato così gentile – dice Nanni – da dirci dopo un anno e mezzo che l’accordo con la Barley Arts è stato a guadagno zero per il Teatro e il Comune di Ferrara. Come mai non è stata mai data risposta alla richiesta di accesso agli atti”. L’opposizione vorrebbe dunque capire, anche attraverso la visione del contratto, perché il ripristino del Parco Urbano sia stato a carico della Fondazione senza contributo di chi ha incassato i biglietti.

“Quello che è in discussione – aggiunge Buriani in chiusura – non lo dico io ma mezza Ferrara. Ci vorrebbe un altro spazio dove fare questi eventi, noi lo abbiamo chiesto con il piano urbanistico”.