Economia e Lavoro
8 Febbraio 2025
Aperta la procedura senza attendere l'incontro al Mimit del prossimo 13 febbraio

Berco avvia i licenziamenti. Coinvolti 247 lavoratori

(Foto di Riccardo Giori)
di Pietro Perelli | 2 min

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“Con rammarico, siamo ad informarvi che nel pomeriggio odierno abbiamo proceduto con l’invio della comunicazione di apertura dei licenziamenti su base unilaterale; da oggi, pertanto, decorrono i 75 giorni massimi previsti dalla legge per poter ancora addivenire ad un accordo tra le parti, prima di procedere con i licenziamenti”. Berco avvia dunque con queste parole la procedura dei licenziamenti che rischia di vedere coinvolti 247 lavoratori.

Lo comunica con una lettera inviata ai dipendenti il 7 febbraio nella quale fa sapere di aver proposto, lo scorso 30 gennaio, “alle OOSS ed alle RSU una ulteriore ipotesi di accordo per scongiurare i licenziamenti e per accompagnare Berco verso un rilancio per uscire dalla crisi strutturale che attraversiamo”.

La Rsu esprime immediatamente “una forte e assoluta condanna nei confronti della decisione presa dal Board aziendale di Berco”. Una decisione “che colpisce centinaia di famiglie, è l’ennesima dimostrazione della totale indifferenza e incapacità della dirigenza aziendale di confrontarsi con il sindacato e con i lavoratori, privilegiando esclusivamente logiche aziendali di tagli e risparmi, senza considerare minimamente le conseguenze sociali e umane di tale decisione”.

Berco lamenta, nella lettera inviata ai lavoratori, la mancata disponibilità dei sindacati nel “dare seguito” alla proposta da loro formulata proponendo “delle soluzioni negoziali che, per contenuti e per tempistiche, non sono sostenibili”.

“Nel corso degli ultimi mesi – rispondono le Rsu di Fim, Fiom e Uilm -, i sindacati hanno cercato in tutti i modi di evitare questa drammatica situazione, impegnandosi con responsabilità e apertura a trovare soluzioni alternative e a discutere di misure che potessero tutelare i posti di lavoro e il futuro dell’azienda. Abbiamo chiesto più volte che l’azienda prendesse in considerazione soluzioni condivise, come gli ammortizzatori sociali ma i dirigenti aziendali non hanno mai mostrato un reale interesse a trovare un accordo”.

“Chiediamo – concludono –  a tutte le lavoratrici e i lavoratori di rimanere in attesa delle iniziative che stiamo mettendo in campo per contrastare questa decisione scellerata“.

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