Cronaca
10 Febbraio 2025
Si tratta del presule Rosario Gisana. Insieme a lui anche don Vincenzo Murgano, attuale parroco della chiesa Madre di Enna: entrambi non avrebbero detto il vero in aula durante il processo al prete arrestato a Ferrara nel 2021

Abusi in parrocchia. A giudizio il vescovo che coprì don Rugolo

di Davide Soattin | 2 min

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Si aggiunge un nuovo tassello alla vicenda giudiziaria di don Giuseppe Rugolo, il prete che fu arrestato il 21 aprile 2021 a Ferrara e che – lo scorso 5 marzo – è stato condannato in primo grado dal tribunale di Enna a quattro anni e sei mesi di carcere per violenza sessuale aggravata a danno di minori.

La Procura di Enna ha chiesto il rinvio a giudizio per falsa testimonianza di Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, e di don Vincenzo Murgano, attuale parroco della chiesa Madre di Enna, entrambi accusati di non aver detto il vero durante il processo al prete finito alla sbarra.

I giudici, nelle motivazioni della sentenza di condanna a Rugolo, avevano stigmatizzato il comportamento del vescovo Gisana come atto “a facilitare l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione” .

Nel corso di una intercettazione tra il vescovo e Rugolo, agli atti del processo, Gisana aveva inoltre ammesso di avere insabbiato i fatti.

I due prelati avevano ricevuto l’avviso di fine indagini lo scorso dicembre dopo la denuncia di Antonio Messina, l’archeologo – oggi 30enne – che diede la stura al processo contro don Giuseppe Rugolo (difeso dall’avvocato Denis Lovison, ndr) denunciando una serie di violenze tra il 2009 e il 2011.

Atti di libidine e molestie sessuali che sarebbero accaduti all’interno della parrocchia, a scuola, in sagrestia, nel Grest estivo, approfittando dei dubbi della vittima circa l’incertezza di avere una vocazione religiosa attraverso una “subdola condotta di persuasione”, come scriveva il gip nell’ordinanza che portò all’arresto del sacerdote.

Il vescovo Gisana e monsignor Murgano sono accusati di avere mentito in aula durante il processo a Rugolo.

Il vescovo non avrebbe detto il vero anche sull’offerta di denaro, 25mila euro in contanti, che avrebbe proposto, secondo i magistrati, ai familiari di Messina in cambio del silenzio.

Gisana e Murgano dovranno comparire davanti al tribunale di Enna, giudice Maria Rosaria Santoni, il prossimo 26 maggio per l’udienza preliminare.

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