Dopo aver ricevuto la segnalazione di movimenti strani da parte del proprietario di un ciclomotore in sosta in via Bolzoni, agenti della Polizia Locale in borghese si sono appostati nelle vicinanze del mezzo che a una prima verifica della targa risultava privo di copertura assicurativa e di revisione periodica.
Nel pomeriggio di lunedì 3 febbraio il proprietario – un cittadino di origine albanese di 45 anni, già osservato in precedenza – si è avvicinato allo scooter, ha aperto il bauletto contenente il casco, lo ha indossato e, prima che partisse, è stato raggiunto dagli agenti, che hanno richiesto i documenti identificativi e di circolazione.
L’uomo, dopo aver inizialmente temporeggiato fingendo la ricerca dei documenti, ha riposto il casco sul bauletto e si è dato alla fuga a piedi nella via Argine Ducale, diretto verso la via Bologna.
Allertati via radio, altri agenti che si trovavano nella zona di via Argine Ducale, si sono posti all’inseguimento dell’uomo in fuga. Dopo alcuni tentativi, l’uomo è stato atterrato, ma è iniziata una violenta colluttazione durante la quale tre agenti hanno riportato lesioni.
Il 45enne è stato trovato in possesso di 9 dosi di cocaina e un coltello a serramanico. Alla luce di ciò è stato tratto in arresto e gli agenti hanno perquisito anche la sua abitazione dove hanno trovato e sequestrato altri quantitativi di cocaina e quanto necessario per la preparazione di altre dosi (sostanza da taglio, bilancino di precisione ecc.).
Ulteriori approfondimenti hanno consentito agli agenti di scoprire che l’uomo era già condannato per reati di traffico di stupefacenti a 3 anni e 8 mesi di reclusione, nonché al pagamento di 13.000 euro. Nel 2011 era evaso dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto e nei suoi confronti pendeva ancora un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica parmense. Il pm di turno ha disposto per la detenzione dello stesso al Comando della Polizia Locale in attesa del processo per direttissima.
L’udienza si è tenuta nel pomeriggio di martedì 4 febbraio con la convalida dell’arresto e la misura cautelare dell’obbligo di firma, mentre il processo è rinviato al 17 marzo 2025. E’ stato inoltre accertato che la pendente Ordinanza di carcerazione per i reati commessi a Parma nel 2009, non era da applicarsi in virtù della prescrizione estintiva della pena.
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