Gremita e partecipata l’assemblea di PoGrande che si è svolta nella Sala del Consiglio Comunale di Ferrara per illustrare le opportunità e impegni che i comuni di Bondeno, Riva del Po e la stessa città di Ferrara trarrebbero dall’entrare a far parte della Riserva Mab Unesco.
A istituzioni, associazioni, portatori d’interesse e cittadinanza presenti in rappresentanza dei tre territori che hanno avanzato domanda sono state illustrate passo per passo tutte le fasi del processo d’estensione da Ludovica Ramella (Segreteria Tecnica di Po Grande) e Alessandro Bratti, segretario generale dell’Adbpo, che ha sottolineato: “Il percorso d’estensione al Ferrarese nell’ambito dell’operatività della Riserva di Po Grande, che ha ufficialmente preso il via in questi giorni, assume un significato ancora più importante in una realtà come questa, già inserita in diversi programmi Unesco e che potrà così portare a compimento un processo d’integrazione sull’intera progettualità all’interno di una politica di valorizzazione del territorio che, lungo l’asta fluviale, può consentire di avere un unico sito Mab da Pavia sino al Delta”.
E proprio la necessità di fare sinergia con gli altri importanti riconoscimenti già presenti sul territorio è uno degli aspetti-chiave emersi: si pensi alle cattedre Unesco, o all’identificazione di “Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po” – che vede proprio in questa fase l’aggiornamento del suo piano di gestione – o ancora alla “Riserva della Biosfera del Delta del Po”.
L’incontro è stato aperto dall’intervento del vice sindaco di Ferrara Alessandro Balboni, che ha evidenziato i benefici che il comprensorio estense trarrebbe dall’entrare a far parte del sito Mab Unesco: “L’allargamento della Riserva della Biosfera Po Grande è una grande opportunità per Ferrara e il suo territorio. Rafforzeremo le partnership con gli altri enti coinvolti nella gestione del fiume e potremo sviluppare con loro studi e progetti coordinati per preservarne l’immenso valore naturalistico e tutelarne i delicati ecosistemi, oggi sempre più a rischio”.
Sfide importanti, dunque, che Po Grande ha già saputo cogliere, come testimoniato da Alberto Borsari, sindaco del Comune di Borgo Mantovano e presidente del Consorzio Oltrepò Mantovano, da circa un anno riconosciuto anche come Area Interna, che ha fatto riferimento ai progetti comuni virtuosi e concreti oggi in essere, come il protocollo d’intesa tra le Riserve Mab Unesco del fiume Po, promosso e coordinato da Adbpo che, proprio su questa scia, ha proposto la candidatura ad allargamento.
Dunque non una nuova struttura, bensì un’identità all’interno della quale “riconoscersi” come territorio e come comunità, come espresso dalla sindaca di Riva del Po Daniela Simoni che, insieme a Balboni e al sindaco di Bondeno Simone Saletti, ha preso l’impegno di offrire il proprio contributo all’interno di questo importante processo.
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