Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Una stretta di mano ha sigillato il passaggio di testimone tra l’amministratore unico uscente di Sipro – Agenzia dello Sviluppo, Stefano di Brindisi e Paolo Govoni, attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
Tra maggio 2022 e aprile 2023 avevano seminato il panico tra Argenta, Comacchio e le province di Ravenna e Bologna, mettendo a segno tredici furti di mezzi agricoli. La loro attività criminale però non ha avuto vita lunga e - dopo mesi di indagini - i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati
Arrivano conferme alle accuse per cui un uomo italiano di 49 anni è finito a processo, dopo che l’ex compagna convivente – una donna italiana di 44 anni – lo aveva denunciato per i maltrattamenti verbali e fisici a cui lui, a volte anche davanti al figlio di 14 anni, l’avrebbe costretta.
Comportamenti violenti e aggressivi che lei, davanti al collegio del tribunale di Ferrara, ha ripercorso con una testimonianza sofferta che è stata avvalorata anche dai racconti degli altri testimoni sentiti ieri (mercoledì 5 febbraio) in aula durante l’ultima udienza del procedimento.
I fatti, avvenuti in città, sarebbero andati avanti – secondo la ricostruzione che ne fa la Procura – per circa quattro mesi, dall’ottobre 2023 alla fine dello scorso gennaio, quando lei – stanca di quella vita – sarebbe stata aggredita da lui, a cui rimproverava il vizio di assumere alcool e droghe.
Quattro mesi in cui la donna – stando alla tesi dell’accusa – sarebbe stata costretta a subire insulti e offese, arrivando in un’occasione anche a essere aggredita fisicamente dall’odierno imputato che, durante un litigio, l’avrebbe presa per la gola, e non solo.
Accecato da una gelosia morbosa, secondo gli inquirenti, in più e più circostanze, l’uomo avrebbe anche messo in atto una serie di comportamenti ossessivi sulla vita della 44enne.
Non solo le avrebbe controllato il telefono cellulare, costringendola a effettuare telefonate e ad accedere a internet di nascosto per evitare ritorsioni violente nei propri confronti, ma l’avrebbe anche seguita nel tragitto da casa al lavoro.
Durante l’udienza di ieri era previsto anche l’esame dell’imputato che però non si è presentato, così come non si è presentato nemmeno il suo legale difensore.
Una circostanza, questa, che se si dovesse ripetere anche nella prossima udienza, fissata per il 19 febbraio, come disposto in aula dal presidente Stefano Scati del tribunale di Ferrara, comporterà una segnalazione al consiglio dell’ordine di appartenenza per l’avvocato.
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