Prosegue il ciclo di incontri “Donne Resistenti, la Resistenza taciuta: figure femminili dalla lotta al nazifascismo alla difesa dei valori della nostra Costituzione Repubblicana” con la presentazione di Adele Bei, partigiana, parlamentare, dirigente sindacale.
Di questa straordinaria figura, poco nota e riconosciuta, se ne parlerà con Anna Salfi, presidente della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli, giovedì 6 febbraio alle ore 16 alla Sala Verde della Camera del Lavoro a Ferrara (piazza Verdi, 5), coordina Katia Cardinale, responsabile Coordinamento Donne Spi Cgil Ferrara.
Iniziativa promossa in collaborazione con il Comitato “Tina Anselmi” di cui fanno parte Anpi, Cgil, Cisl, Uil, Coordinamento Donne Spi Cgil Ferrara, Libera, Udi, Istituto Gramsci, Arci, Associazione Partigiani Cristiani, Ferrara per la Costituzione, Centro Donna Giustizia.
Adele Bei: nata nel 1904 in una famiglia povera operaia, sin da giovanissima svolse un’intensa attività come antifascista. Arrestata e incarcerata, dopo l’8 settembre 1943, partecipò alla lotta partigiana a Roma, con il compito di organizzare le masse femminili. Dopo la Liberazione, Adele Bei entrò a far parte della Consulta nazionale su designazione della Cgil. Il 2 giugno 1946 fu tra le 21 donne elette all’Assemblea costituente italiana, dove sedette come componente del gruppo parlamentare comunista. Successivamente entrò al Senato nella I legislatura (1948-1953) unica donna fra i 106 senatori di diritto nominati. Fu poi eletta alla Camera dei deputati. Come componente della 10ª Commissione lavoro, si impegnò fortemente a difesa delle categorie di lavoratrici donne più disagiate: mondariso, tabacchine, operaie agricole; chiamata a dirigere il sindacato dei lavoratori delle foglie di tabacco, composto in maggioranza di lavoratrici donne dal 1951 al 1960, sostenne con forza le loro battaglie ottenendo nel 1957 aumento di salario e misure previdenziali simili a quelle degli altri lavoratori.
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