Attualità
4 Febbraio 2025
L'assessora Coletti " strumento che permette di superare i disagi espressivi e far scoprire Ferrara in maniera diffusa". Dal Comune un contributo di 11mila euro

“I Love my Meis”: in arrivo la terza guida per rendere accessibili i luoghi simbolo della città di Ferrara

di Redazione | 4 min

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Oltre 60 pagine in cui immagini e pittogrammi aprono la conoscenza della storia conservata al Meis anche alle persone con difficoltà comunicative. Il progetto “I Love My”, ideato dal giovane Riccardo ‘Ricky’ Tampieri e supportato sin dalle primissime fasi dall’assessore comunale alle Politiche sociosanitarie Cristina Coletti, si amplia con “I Love My Meis”, facendo così del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara uno spazio aperto a tutti, grazie all’utilizzo della Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa).

La guida in simboli che descrive il museo di via Piangipane e le tradizioni culturali della comunità ebraica ferrarese – che arriva in concomitanza con le iniziative di commemorazione del “Giorno della Memoria” – è la terza pubblicazione realizzata dall’associazione “Il Nodo”, che dal 2022 sta portando avanti un’attività, sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie, che ha già dato vita alla prima guida di Ferrara interamente in Caa e poi a un focus sulle antiche Mura estensi.

Per questa opera l’associazione si è aggiudicata un contributo di 11mila euro nell’ambito di un avviso pubblico rivolto agli enti del terzo settore, promosso su proposta dell’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti.

L’iniziativa è stata presentata ieri, 3 febbraio, in conferenza stampa nella residenza municipale di Ferrara. Assieme all’assessore Coletti sono intervenuti: Lara Venturini, presidente dell’associazione “Il Nodo”, Riccardo ‘Ricki’ Tampieri, ispiratore della collana “I Love My” e membro de “Il Nodo”, e Amedeo Spagnoletto, direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.

“È con grande soddisfazione – dice l’assessore Coletti – che possiamo presentare alla città la terza guida in Comunicazione Aumentativa Alternativa, uno strumento che permette di superare i disagi espressivi e far scoprire Ferrara in maniera diffusa. La storia di ‘Ricky’ Tampieri, fondata su talento e determinazione, insegna che valorizzare le abilità di ogni persona può far nascere cose belle e concrete, di cui tutti i cittadini possono beneficiare. Quanto sta realizzando “Il Nodo” con questa collana di guide inclusive è quasi un unicum in Italia e ciò ci riempie di orgoglio. Ringrazio di cuore ‘Ricky’, la presidente Lara Venturini e i sempre più numerosi associati a questa realtà che sta lasciando tracce importanti nel tessuto sociale territoriale. Estendo la gratitudine anche al direttore del Meis Amedeo Spagnoletto per aver nuovamente dimostrato la sua sensibilità sociale, manifestatasi in una fattiva collaborazione che ha portato alla realizzazione della guida”.

“Dopo le prime due guide in Caa dedicate alle bellezze della città di Ferrara – ha dichiarato Lara Venturini – questa nuova pubblicazione ci permette di aprire le porte del Meis a un pubblico sempre più vasto, tramite il sistema simbolico che è di facile comprensione sia per le persone con deficit cognitivo-relazionale o in condizione post-traumatica, sia per le persone anziane o straniere. Non possiamo che ringraziare il Comune di Ferrara e in particolare l’assessore Coletti, che attraverso fondi messi a disposizione con bandi pubblici, ci ha permesso di dare voce al mondo della disabilità attraverso il sistema simbolico CAA e valorizzando le attitudini dei nostri ragazzi, che ad oggi sono 25, tutti in condizione di disabilità cognitivo-relazionale, e impegnati nel tradurre in simboli e pittogrammi i testi forniti da noi adulti. Ringraziamo anche la direzione e tutto lo staff del Meis con i quali è stato un piacere collaborare e che ci hanno fornito tutte le informazioni e le fotografie necessarie per la guida”.

“Sfogliare per la prima volta questa guida – ha detto Amedeo Spagnoletto – mi ha regalato un’emozione che non avrei immaginato. Il regalo che l’associazione il Nodo, assieme al Comune di Ferrara, ha fatto al Meis è davvero importante.La lingua ebraica è fortemente legata ai pittogrammi, come elementi che trasmettono idee, e dunque questa pubblicazione e tutto il lavoro che ha portato alla sua realizzazione, si inseriscono perfettamente nel solco della più autentica interpretazione dei valori che il Museo dell’Ebraismo italiano vuole rappresentare all’esterno. Questa iniziativa pilota è senz’altro meritevole di essere replicata in altri musei ebraici italiani, ai quali sicuramente la farò conoscere al più presto”.

Insieme a ‘Ricky’ Tampieri, ispiratore di tutto il percorso progettuale, hanno lavorato alla guida Alice, Elia, Marcello, Marco e Oreste che si sono cimentati nella traduzione dei simboli.

“I Love My Meis” sarà disponibile gratuitamente al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (via Piangipane 81, Ferrara), oltre che al bookshop del Castello estense.

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