Cronaca
4 Febbraio 2025
Fine indagini per l'inchiesta relativa all'incidente stradale in cui perse la vita il 40enne Vincenzo Fabrizio Bufano. Lo schianto all'incrocio tra via Eridano e via Traversagno

Morto per una mancata precedenza, si valuta il patteggiamento

di Davide Soattin | 2 min

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Imprese in crescita: a Ferrara e Ravenna trainano giovani e over 70

Crescono di 123 unità le imprese giovanili dal 1° al 2° trimestre 2025. A questo dato si affianca quello dell’invecchiamento delle piccole imprese ferraresi e ravennati, che seguono il trend della popolazione delle due province. A giugno 2025, i titolari d'impresa con almeno 70 anni erano 4.843, pari al 13% del totale: erano 5.073 nel 2015 (11,4%)

Indagini chiuse e parti al lavoro per chiudere con un patteggiamento la vicenda giudiziaria nata dalla morte del 40enne Vincenzo Fabrizio Bufano, il dipendente di MediaWorld che – il 25 luglio 2023 – era rimasto ucciso in un incidente stradale in via Eridano, all’incrocio con via Traversagno, a Ferrara.

Secondo la Procura, la vittima – che procedeva a velocità sostenuta nonostante il limite dei 50 km/h – stava viaggiando a bordo del proprio scooter, un Piaggio Beverly 500, in direzione di via Modena, quando all’improvviso si trovò davanti a sé un Fiat Doblò.

Quest’ultimo, guidato da un 86enne, senza dare la precedenza, si stava immettendo da via Traversagno per svoltare a sinistra verso l’ipermercato Tosano, finendo per incrociare la traiettoria dello scooter che, non riuscendo a far nulla per evitarlo, finì per colpire in modo violento il lato sinistro del furgone.

Per lo scooterista di 40 anni non ci fu nulla da fare.

Sul posto, infatti, si portarono i sanitari del 118 con due ambulanze e un’automedica, ma i tentativi di rianimazione risultarono vani e non ci fu altro da fare che constatare il decesso dell’uomo. Al lavoro anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dei mezzi e gli agenti della Polizia Locale per i rilievi.

Oggi, a oltre un anno e mezzo di distanza dal tragico incidente, la Procura ha notificato l’avviso di fine indagini al conducente del Fiat Doblò che – difeso dall’avvocato Denis Lovison – è orientato a patteggiare la propria pena, una volta che l’assicurazione avrà risarcito il danno.

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