Politica
4 Febbraio 2025
Marzia Marchi (M5S) interpella sindaco e giunta sulla gestione della sede del Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti, evidenziando problemi di sicurezza, accessibilità e adeguatezza della struttura attuale

Seminario inadeguato: quale futuro per la sede Cpia di Ferrara?

di Redazione | 2 min

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Il futuro della sede del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) di Ferrara è al centro di una nuova interpellanza avanzata dalla Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Marzia Marchi.

La richiesta si concentra sulle criticità relative all’attuale sede del Cpia, situata all’interno del Seminario Arcivescovile in via Fabbri, e pone interrogativi sulla sua sostenibilità nel lungo periodo.

In particolare, il Comune di Ferrara, che gestisce la sede, ha recentemente stipulato un contratto di locazione per l’utilizzo dei locali del Seminario per i prossimi due anni scolastici, ma le condizioni della struttura sollevano dubbi significativi. Secondo l’interpellanza, l’edificio non sarebbe conforme agli standard di sicurezza necessari per una scuola pubblica, con problematiche evidenti nelle vie di fuga e nella disponibilità di accessi adeguati in caso di emergenza. Inoltre, la presenza massima consentita nell’edificio è stata limitata a 99 persone, ma l’attuale configurazione degli spazi non è in grado di accogliere adeguatamente il numero crescente di studenti.

Un altro punto critico riguarda la dislocazione della scuola, che si trova in una zona ad alto traffico con difficoltà di accesso e parcheggio, complicando ulteriormente la fruibilità della sede da parte di studenti e docenti. A ciò si aggiungono anche le difficoltà organizzative, come la carenza di collaboratori scolastici che impedisce l’utilizzo di alcune aule aggiuntive previste per il Cpia.

La consigliera Marchi sottolinea, inoltre, che la domanda di istruzione per gli adulti è in continuo aumento, ma la scuola si trova nell’impossibilità di rispondere a tutte le richieste, accumulando una lunga lista d’attesa. La situazione attuale del Cpia, dunque, non solo compromette la qualità dell’offerta educativa, ma mette anche a rischio la sicurezza degli utenti.

Nel contesto di queste problematiche, la consigliera chiede al sindaco e alla Giunta comunale di fornire un piano dettagliato per la futura allocazione della sede del Cpia, a partire dalla scadenza del contratto di locazione con il Seminario, affinché possano essere affrontate le criticità strutturali e organizzative che oggi impediscono un regolare funzionamento della scuola.

La risposta, sollecita Marchi, dovrà essere fornita in occasione del prossimo Consiglio comunale.

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