Sono circa 735 milioni le persone che soffrono la fame nel mondo eppure la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) stima che, a livello globale, il 13% del cibo viene perso nella catena di distribuzione, dal post-raccolto alla pre-vendita al dettaglio e un ulteriore 17% del cibo viene sprecato a livello familiare. Questi dati, oltre a sottolineare la grande diseguaglianza che ancor oggi si osserva nell’accesso al cibo da parte della popolazione in tutto il mondo, ci impongono di riflettere anche in merito al fatto che la produzione di cibo destinato ad essere sprecato impatta pesantemente sulla salute dell’ambiente, degli animali e dell’uomo.
Per questo motivo le Aziende Sanitarie ferraresi continuano ad impegnarsi nella lotta contro lo spreco alimentare, su vari fronti, per sensibilizzare e prevenire lo spreco di cibo a casa, nelle scuole, nelle comunità aziendali e nella filiera alimentare. Un impegno etico, sociale, economico e anche a tutela dell’ambiente, alla base della dodicesima Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, in programma il 5 febbraio e che avrà come tema “Tempo di agire. #TimetoAct”.
I Servizi di Sicurezza Alimentare dell’Azienda Usl di Ferrara stanno lavorando da anni su più versanti: promuovere il recupero del cibo “ancora buono” ai fini di solidarietà sociale, sperimentare nuove strategie per ridurre lo spreco nelle mense scolastiche, sensibilizzare i giovani e coinvolgere le scuole nella lotta allo spreco. Il recupero del cibo in Emilia-Romagna è regolamentato dalle “Linee guida regionali per il recupero, la distribuzione e l’utilizzo di prodotti alimentari per fini di solidarietà sociale”, che sono state declinate per facilitare e diffondere la pratica della donazione di cibo in eccedenza, garantendo la sicurezza alimentare del prodotto ancora buono ma che rischia di essere buttato.
Un impegno che coinvolge tutti gli attori della catena solidale: chi dona (operatori del settore alimentare), chi controlla (servizi di sicurezza alimentare Ausl e Nas) e chi riceve (organizzazioni benefiche) affinché il sistema della donazione sia trasparente e sicuro in tutti i passaggi, nel rispetto dei requisiti di sicurezza igienico-sanitaria di confezionamento, conservazione e trasporto fino alla consumazione da parte di chi ne ha bisogno.
“Il nostro compito è quello di essere dei “facilitatori” nel diffondere questa pratica di recupero delle eccedenze alimentari, garantendo che il cibo donato sia sano e sicuro” spiegano la dottoressa Cristina Saletti, direttrice dell’Unità Operativa di Igiene degli Alimenti e Nutrizione e il dottor Giovanni Dell’Orfano, direttore dell’Unità Operativa di Igiene Alimenti di Origine Animale, impegnati da anni in attività di formazione rivolta specialmente alle associazioni di Volontariato per “diffonderne l’impatto sanitario oltre che etico e sociale: è dimostrato che un alimento sprecato impatta molto di più sull’ambiente e sulla salute rispetto a un alimento consumato, in termini di produzione di Co2”.
I Servizi dell’Azienda Usl di Ferrara sono anche quotidianamente impegnati nella divulgazione e promozione delle nuove “Linee Guida Regionali per l’offerta di alimenti e bevande salutari e sostenibili nelle scuole”, che mirano a condividere con i Servizi di Ristorazione collettiva e con il mondo della scuola menù non solo equilibrati dal punto di vista nutrizionale ma anche sempre più sostenibili. In particolare, l’obiettivo è quello di proporre alimenti di origine vegetale, ridurre lo spreco e incentivare alla donazione delle eccedenze. A tal proposito nel corso del 2024 sono stati validati positivamente 143 menù proposti dai Servizi di Ristorazione Collettiva che operano nelle scuole della provincia di Ferrara, risultati conformi alle nuove linee guida. L’impegno nella lotta allo spreco alimentare vede, inoltre, sempre più coinvolto il mondo della scuola che ha la possibilità, aderendo alla “rete di scuole che promuovono salute,” di strutturare con il Servizio dell’Unità Operativa di Igiene degli alimenti e nutrizione dell’AUSL di Ferrara percorsi congiunti e continuativi che includano formalmente la promozione della salute e del benessere nelle relazioni tra pari e con gli adulti di riferimento all’interno del sistema educativo di istruzione e formazione. La promozione di un’alimentazione sana, sicura e sostenibile rientra nei percorsi proposti nel Catalogo “Scuole che promuovono salute 2024-2025” dell’Azienda Usl e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
“L’ultimo appello delle Aziende Sanitarie ferraresi è rivolto ai consumatori – concludono Saletti e Dell’Orfano – affinché ciascuno di noi possa fare la propria parte, nel quotidiano, attraverso azioni e comportamenti concreti, quali una gestione più consapevole degli acquisti alimentari, della dispensa e del frigorifero nonché una lettura attenta dell’etichettatura dei prodotti che permettano di prevenire e combattere lo spreco domestico”.
Il progetto “#menosprecopiusolidarietà”. Il progetto è attivo dal 2016 e il Sant’Anna, nel 2024, ha donato circa 2.400 pasti comprensivi di primi, secondi, contorni e pizze. I pasti ricavati dal Self-Service dell’ospedale di Cona, alla chiusura della linea di distribuzione, vengono consegnati alla “Casa di Stefano” dell’associazione Viale K che ospita persone in situazione abitativa precaria (sfratto), di abbandono, di pericolo fisico e psicologico. Un ulteriore tassello per continuare ad agire la corsia solidale che continua ad essere attiva grazie alla collaborazione tra la Direzione Assistenziale Tecnica e della Riabilitazione, Prevenzione e del Sociale e il Servizio di Ristorazione (Daterps).
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