Martedì 28 gennaio alle ore 17:30 presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino alla Libreria Libraccio di Ferrara, in collaborazione con Istituto di Storia Contemporanea e Meis di Ferrara, Laura Fontana presenta “Fotografare la Shoah” (Einaudi).
A introdurre l’incorno sarà Anna Quarzi (presidente Isco Ferrara) mentre a dialogare con l’autrice Giorgio Rizzoni e al termine le conclusioni di Amedeo Spagnoletto (direttore Meis).
“Un’analisi – si dice del libro -, che ancora mancava, sulle modalità con cui la Shoah è stata rappresentata e interpretata attraverso le fotografie. Questo libro coglie l’importanza straordinaria di un numero cospicuo di fotografie che pur non raffigurando direttamente l’assassinio di massa hanno la capacità di illuminarci sui fatti, inquadrando dettagli o momenti che hanno costituito la scena preliminare, preparatoria o collaterale al crimine e all’universo delle vittime e dei carnefici. La Shoah non è un evento che possiamo ricostruire come un quadro illuminato dal centro, ma nemmeno è una pagina buia segnata dall’irrappresentabilità. Dobbiamo pensarlo come un processo segnato da varie forme di prevaricazione e violenza che può essere raccontato con l’aiuto di tanti tasselli luminosi – le fotografie che si sono conservate – che squarciano l’oscurità e fanno intravedere alcuni frammenti, lasciando alla nostra immaginazione quello che i documenti di archivio non mostrano. La sfida è quella di affinare la capacità di osservare e di metterne continuamente alla prova i limiti, alla ricerca di un equilibrio, o forse di un compromesso, tra due tendenze opposte che sembrano prevalere nel nostro modo di rapportarci alle fotografie storiche: l’ipertrofia del déjà-vu, generata da una saturazione di immagini che ne altera la percezione e ne cannibalizza il consumo, e la miopia o cecità del modo di guardare, che porta a ignorare o sottovalutare gli elementi visivi di sfondo, quelli informativi a corredo della foto e il suo sottotesto”.
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