Campotto. Un aggiornamento sulla situazione del cantiere sulla Sp 38 Cardinala per rifare il ponte sul fiume Idice. È stato il tema trattato nell’assemblea pubblica di giovedì 23 gennaio all’ostello di Campotto. Incontro convocato dal sindaco di Argenta, Andrea Baldini, e dalla giunta comunale, cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Daniele Garuti, accompagnato dai tecnici della viabilità provinciale, che hanno ascoltato e recepito i disagi espressi dalla cittadinanza per la prolungata interruzione della viabilità.
Quello per il nuovo ponte è un investimento da 2,1 milioni, finanziati alla Provincia con fondi del Ministero infrastrutture e trasporti, e lavori affidati a novembre 2023 all’impresa Cesarini di Pineto nell’Abruzzo.
Nello stesso periodo, è stato spiegato, era anche avvenuto un incontro con la cittadinanza per illustrare le tempistiche del cantiere, con una prima fase che non avrebbe comportato interruzioni al traffico perché il lavoro di costruzione degli elementi metallici del nuovo ponte sarebbe avvenuto nelle officine dell’impresa.
Nel giugno del 2024 era tutto pronto per aprire materialmente il cantiere, ma la piena del fiume Idice ha imposto uno stop alle lavorazioni, buona parte delle quali avrebbero dovuto svolgersi nella golena allagata.
Nonostante i rallentamenti, a ottobre dello stesso anno era stata terminata la demolizione del vecchio ponte, con il ripristino delle pile per sorreggere il nuovo impalcato. Parallelamente era stata consegnata anche la carpenteria metallica che avrebbe dovuto essere assemblata sul posto, vale a dire i tre conci della nuova struttura, dei quali uno da posizionare sul lato Campotto del fiume, il secondo sul lato Argenta e infine il corpo centrale.
L’impresa stava già procedendo impegnando la rampa del vecchio ponte come area di cantiere, quando l’Idice rompe l’argine nelle vicinanze dell’area di lavorazione. Il conseguente intervento della Protezione civile per il ripristino ha dovuto impegnare l’area cantiere e questo ha comportato la necessità di smontare e spostare i conci del nuovo ponte, proprio per consentire il transito dei mezzi pesanti utilizzati. Passaggio di mezzi che, in aggiunta, ha prodotto anche un deterioramento della Sp Cardinala. Una situazione che ha portato all’interruzione del cantiere della Provincia per il montaggio del nuovo ponte.
La Protezione civile, poi, ripristina il transito sulla Sp 38 ma solo come pista di cantiere, con l’aggravante dell’erosione di centinaia di metri di banchina laterale della strada. Nel frattempo cede un secondo ponte lungo la stessa Sp, cosa che chiama la Provincia a un intervento di somma urgenza per lo sgombero delle macerie della struttura crollata, che impediscono il flusso dell’acqua, oltre al concomitante intervento per il ripristino, sia pure provvisorio, della viabilità.
Ora, hanno spiegato i tecnici provinciali, l’intervento della Regione è entrato nella fase conclusiva, anche se però non c’è ancora una data certa di fine lavori. Intanto, dalla settimana scorsa, la Provincia ha ripreso i lavori al nuovo ponte dal lato Campotto, riprendendo così l’operazione assemblaggio dei conci che era stata interrotta.
Fino a quando, però, non saranno terminati quelli della Protezione civile non sarà possibile procedere anche dal lato Argenta, cosa che preclude anche la posa del concio centrale.
Infine, la Provincia ha già chiesto alla Protezione civile 2,5 milioni di euro per la riparazione della Sp 38, e ulteriori 2 milioni per ovviare ai danni provocati agli altri ponti dall’alluvione. Questo perché l’operazione non può dirsi completata senza che, oltre alla posa del nuovo ponte, non viene resa percorribile in tutta sicurezza anche il resto della viabilità.
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