Dopo la denuncia di Anna Zonari de La Comune di Ferrara, l’intera opposizione – da Pd a Civica Anselmo fino a Movimento Cinque Stelle e La Comune appunto – chiede la convocazione urgente del Consiglio Comunale per conoscere le linee programmatiche di mandato 2024-2029 del sindaco Alan Fabbri con “particolare attenzione ai temi del lavoro e dello sviluppo economico per contrastare i preoccupanti processi di deindustrializzazione e le emergenze socio-ambientali che interessano il nostro territorio”.
La richiesta arriva dopo che nei giorni scorsi – scrivono i gruppi di minoranza – “i redattori di un noto quotidiano locale hanno avuto modo di ‘analizzare e approfondire’ le linee guida di mandato del sindaco Alan Fabbri per la consiliatura 2024-2029, dandone ampi dettagli mezzo stampa, senza che queste siano state prima presentate e discusse in Consiglio Comunale come la normativa vigente prevede e un normale senso di rispetto istituzionale suggerirebbe fare”.
“Le normali tempistiche di presentazione e discussione delle linee programmatiche di mandato, indicati all’art. 12 dello Statuto comunale, non sono state minimamente rispettate. Nei sette mesi trascorsi dal loro insediamento, sindaco e giunta – aggiungono – non sono stati capaci e non hanno avuto la minima volontà politica di presentare in maniera chiara, pubblica e trasparente i propri obiettivi di mandato alla cittadinanza ferrarese. Hanno però approfittato ampliamente delle deroghe consentite dal legislatore nazionale per dilazionare fino all’ultimo giorno utile la discussione in Consiglio Comunale delle linee di mandato, del Dup e del bilancio di previsione dimostrando di non avere capacità di programmazione e visione strategica del futuro”.
L’opposizione prosegue: “Leggendo i ‘punti qualificanti’ delle Linee di mandato anticipate sulla stampa locali, è possibile notare che il documento di venticinque pagine prodotto in sette mesi di confronto tra il sindaco, i suoi assessori e il direttore generale di fatto è una riproposizione delle linee di mandato adottate nella precedente consiliatura, con qualche aggiornamento e un generico impegno a ‘potenziare’ gli strumenti di sostegno economico al mondo produttivo“.
“Le gravi crisi aziendali – concludono Pd, Civica Anselmo, M5S e La Comune – che stanno investendo il territorio ferrarese e l’incertezza sul futuro produttivo del Polo Chimico, nonché i preoccupanti fenomeni di desertificazione commerciale e dei servizi che persistono a Ferrara, richiederebbero un coinvolgimento costante del Consiglio Comunale nell’azione amministrativa che dovrà essere ben più incisiva e d’impatto rispetto ai modesti risultati ottenuti nei passati cinque anni”.
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