Cronaca
19 Gennaio 2025
Una nuova consulenza della procura fa luce su nuovi elementi. L'avvocato Zanforlini ha depositato in procura l'istanza a nome di Animal Liberation e Limav

Gli animalisti chiedono il sequestro dei macachi rinchiusi a Unife. Uno intanto è morto, ma nessuno lo sa

di Redazione | 2 min

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Sequestrare tutti i macachi “detenuti da Unife”. È quanto chiedono in una istanza, già depositata in procura a Ferrara, Animal Liberation e Limav tramite il loro avvocato David Zanforlini.

La richiesta si inserisce nel procedimento avviato ormai nel lontano 2020, quando le due associazioni animaliste chiesero alla magistratura di indagare sulle condizioni di salute e di ‘detenzione’ dei macachi Clarabella, Archimede, Cleopatra, Eddi, Cesare e Orazio usati dall’Università di Ferrara per le sperimentazioni scientifiche.

Il fascicolo, in mano al pm Andrea Maggioni, vede indagati l’ex rettore Giorgio Zauli in qualità di responsabile (durante il suo mandato) dello stabulario, Luciano Fadiga, professore del Dipartimento di Neuroscienze dell’ateneo estense, Ludovico Scenna, veterinario membro dell’organismo per il benessere animale di Unife e l’attuale ‘magnifica’ Laura Ramaciotti.

Secondo la denuncia delle associazioni animaliste i sei macachi sarebbero “imprigionati in gabbie di circa un metro cubo, alcuni dal 2002 in una stanza dell’Università di Ferrara senza mai vedere la luce naturale e, stando alle immagini diffuse da Animal Defenders, privati della possibilità di socializzare tra loro, possibilità chiaramente impedita dalla permanenza in gabbie singole. Tale condizione è incompatibile con l’etologia di primati non-umani”.

Uno dei punti cardine della denuncia è che a norma di legge “gli animali non possono essere considerati meri oggetti ma sono meritevoli di una tutela graduata appunto dalle esigenze preminenti della ricerca scientifica (solamente quando questa è in essere), ma che sono completamente assenti quando la ricerca non è effettuata, sia che si tratti di un allevamento, che di uno stabulario universitario”.

Ora il nuovo passaggio, con la richiesta (in passato negata) di sequestro. Questa nuova istanza si fonda sulla nuova consulenza tecnica disposta dal pm e depositata lo scorso ottobre dal dottor Enrico Chisari.

Da questa nuova consulenza sarebbero emersi risultati nuovi rispetto a quelle consegnate in precedenza da altro consulente della procura e dal consulente della difesa.

La documentazione dello specialista lascerebbe aperto il campo alle ipotesi – ovviamente tutte da verificare – di maltrattamento di animali e di uccisione di animali, facendo riferimento in quest’ultima fattispecie alla scoperta, avvenuta grazie a un sopralluogo del consulente nella struttura universitaria, della soppressione di Orazio, unico primate dello stabulario sottoposto a sperimentazione, avvenuta durante l’estate del 2023.

Della morte del macaco si viene a conoscenza solo oggi. In precedenza, in base alle informazioni in capo ai firmatari dell’esposto, nulla sarebbe mai stato comunicato alla Procura.

Queste le basi sulle quali poggia la richiesta di sequestro. La decisione ora passa alla procura.

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