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19 Gennaio 2025

CBD e benessere femminile: l’efficacia dalla natura in ogni fase

di Redazione | 4 min

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La qualità della vita può essere migliorata dalla natura stessa. O meglio, dagli ingredienti naturali, come il CBD.

Questo cannabidiolo così famoso è un ingrediente oggi quasi fondamentale nel trattamento di vari disturbi psico-fisici. Ed anche il benessere femminile ne trae importante giovamento.

Nel corso della vita, le donne si ritrovano ad avere a che fare, chi più chi meno – e chi mai, fortunatamente – con alcune patologie ginecologiche. Le più comuni sono la dismenorrea (il ciclo mestruale doloroso), l’endometriosi, la vaginite e la vulvodinia.

Ma, in primo luogo, la sfera riproduttiva femminile sperimenta il ciclo mestruale e la menopausa, due condizioni a cui non si può sfuggire, molto spesso caratterizzate da episodi di dolore e malessere fisico. La buona notizia è che il CBD può aiutare le donne a stare meglio anche in queste fasi della loro vita. E anche le principali patologie ginecologiche possono beneficiare del trattamento a base di cannabis terapeutica.

CBD e donne: allevia i dolori ginecologici

Da anni la comunità medica e scientifica si occupa di studiare il CBD e i suoi potenziali effetti benefici sul dolore. Trattandosi di un composto non psicoattivo estratto dalla pianta di Canapa Sativa L, nota comunemente con il nome di cannabis, il cannabidiolo CBD sembrerebbe essere ricco di proprietà antinfiammatorie e analgesiche, dunque sono già molti i trattamenti in cui si ricorre a questo ingrediente naturale. Come, per l’appunto, la riduzione del dolore che si manifesta durante le mestruazioni e durante la cosiddetta sindrome premestruale.

Moltissime donne hanno già conosciuto i benefici del CBD legati alla capacità di ridurre l’infiammazione nel corpo in maniera significativa. Soprattutto nella sua formulazione in olio di CBD, disponibile su cbdmania.it, si rivela una valida soluzione per alleviare i dolori mestruali, sin dalla fase dell’ovulazione e fino ai primi giorni delle mestruazioni.

Sindrome premestruale

Nella settimana precedente alla comparsa del ciclo mestruale, in moltissime donne insorgono vari sintomi, sia a livello fisico che psicologico. I più comuni sono mal di testa e mal di schiena, tensione mammaria, gonfiore addominale, ritenzione idrica, irritabilità, sbalzi d’umore, sonnolenza, ma si può anche arrivare a soffrire di ansia e depressione. Questi disturbi della sindrome premestruale (la cui intensità e durata varia da donna a donna) scompaiono, nella maggior parte dei casi, appena arriva la mestruazione.

Cicli mestruali dolorosi

Nei casi più intensi di cicli mestruali dolorosi, si parla di dismenorrea, che di solito si manifesta a ridosso del menarca (il primo ciclo), con contrazioni uterine che inducono dolore intenso. È un tipo di disturbo ginecologico che, di solito, scompare dopo la prima gravidanza.

Si chiama dismenorrea secondaria, invece, quella provocata da un’altra patologia ginecologica, come la presenza di polipi o fibromi uterini, che causano un eccessivo sanguinamento durante il ciclo, di cisti ovariche, dell’endometriosi o di un’infiammazione alle ovaie e tube.

Anche questi disturbi, come quelli della sindrome premestruale, scompaiono al termine del ciclo mestruale, ma entrambi possono essere alleviati con l’utilizzo di cannabinoidi, soprattutto nelle fasi acute del ciclo mestruale. Con il CBD, i dolori pre-mestruali diminuiscono notevolmente ed è stata riscontrata anche una maggiore stabilità dell’umore. Un bel guadagno sulla qualità della vita.

Vaginite

I sintomi di questa infiammazione della vagina che sconvolge l’equilibrio della flora batterica vaginale, variano in base all’intensità con cui si manifesta, alla tipologia (infettiva o non infettiva) e all’origine (vaginite batterica, vaginite da funghi, vaginite da parassiti). In linea di massima, oltre alla specifica terapia per il trattamento della causa di origine della vaginite, l’uso di prodotti al CBD apporta un’azione lenitiva ed antinfiammatoria molto significativa nelle fasi acute della patologia.

Endometriosi e vulvodinia

Più importanti, ed anche più invalidanti e dannose per il benessere femminile, sono patologie come l’endometriosi e la vulvodinia. La prima è una malattia molto frequente e complessa, che diminuisce la fertilità della donna, eppure ancora poco conosciuta a livello clinico (non sono ancora chiare le cause del suo sviluppo), mentre la seconda, meno comune, può in egual modo compromettere la qualità della vita della donna che ne soffre.

Quando le ovaie producono gli ormoni per il ciclo mestruale, e cioè ogni mese, la mucosa interna dell’utero, che è impiantata in maniera anomala al di fuori della sua sede, causa un sanguinamento che crea l’irritazione dei tessuti circostanti, con conseguente formazione di cicatrici e aderenze. Per questo motivo si manifesta l’endometriosi, i cui sintomi più comuni sono il dolore durante o al di fuori del ciclo, la difficoltà alla defecazione o alla minzione, i dolori durante i rapporti sessuali.

I sintomi della vulvodinia, invece, sono bruciore (al clitoride e all’ano), prurito, secchezza vaginale, fitte, sensazione di scariche elettriche, dolore nei rapporti sessuali penetrativi, anche nelle ore o nei giorni successivi. Nei casi più gravi, alcune donne non riescono a stare sedute e provano dolore anche quando camminano.

Dal momento che il principio attivo del CBD riesce ad intervenire sul controllo del dolore, sulle tensioni muscolari e mentali, sull’infiammazione e sull’ansia, tutte condizioni collegate alla sintomatologia dolorosa, l’utilizzo dei cannabinoidi per alleviare i disturbi dell’endometriosi e della vulvodinia diventa un intervento immediato nei momenti di dolore acuto.

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